Politica

CORONAVIRUS, FASE 2. BALDASSARRE: “IL DPCM E’ INCOSTITUZIONALE”

L'ex presidente della Corte Costituzionale demolisce l'ultimo Decreto del Governo. E su Conte: "I suoi toni, specchio dell'arbitrarietà generale e del pensiero autoritario"

“Limitare le libertà con un Dpcm, è un atto, in tutto, incostituzionale”: non ha dubbi in merito l’ex presidente della Corte Costituzionale, Antonio Baldassarre che in un’intervista rilasciata a Roberta Lanzara di ‘Adnkronos’, non le manda certo a dire al premier Giuseppe Conte.

Parlando della limitazione ai “congiunti”, Baldassarre ritiene che sia discriminatoria ed illegittima” in quanto “nasconde una concezione del familismo assurda e fuori della realtà sociale attuale”. Il termine “congiunti”, spiega l’insigne costituzionalista, “che può essere usato come sinonimo di parenti ma mai affini, esclude certamente gli amici attraverso un pregiudizio familistico. E privilegia in modo incostituzionale, perché discriminatorio, chi è legato da un rapporto affettivo diverso dalla classica famiglia”. “Ma ci si ricorda della famiglia solo in questo caso? – si chiede Baldassarre -. E le coppie di fatto, che convivono senza legame né di parentela né di affinità: che fanno, non si possono incontrare perché non rientrano nella categoria?”. A prevalere è “il pregiudizio familistico di cui parlano gli studiosi stranieri quando si discute dell’Italia”.

“Oltretutto – aggiunge – nella nostra Costituzione c’è un dovere di solidarietà: le associazioni a difesa degli interessi solidali chiedano dunque di cambiare il Decreto e che sia consentita l’uscita a tutti, per considerevoli motivi di solidarietà sociale”. “Cassese lo ha denunciato nel silenzio degli altri costituzionalisti. Ci si sta approfittando di una situazione grave con disposizioni costituzionalmente assolutamente illegittime”.

Baldassarre poi, attacca direttamente Conte dicendo: “Specchio della arbitrarietà generale e del pensiero autoritario del presidente del Consiglio sono espressioni apparentemente marginali, ma ieri (domenica ndr) da lui frequentemente usate, come ‘noi consentiamo’, ‘noi permettiamo’”.

“Non c’è dubbio – rincara Baldassarre -. C’è una concezione autoritaria dietro al ‘noi consentiamo’ di Conte. Deriva dal fatto che il Dpcm è un atto amministrativo individuale. Prevede limiti alle libertà costituzionali che non hanno base in un atto legislativo. Dunque se il premier disciplina tutto attraverso il Dpcm è chiaro che dica: ‘io, noi’. E’ lui che concede, dall’alto della sua autorità, quello che deve esser fatto. Esattamente l’opposto di quello che prevede la Costituzione dei diritti del cittadino, dell’uomo, della persona umana”.

Baldassarre infine, parla anche delle messe. “Anche qui c’è un arbitrio autoritario: se io faccio entrare le persone in un supermercato con il rispetto del distanziamento sociale, perché non in una chiesa? Mangiare è un bisogno fondamentale, ma anche il culto per un credente. Per la Costituzione sono pari libertà quella al sostentamento e quella spirituale”.

A cura di Antonio Marino

Fonte: Roberta Lanzara – Adnkronos

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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