Economia

CORONAVIRUS. Federalberghi: “Settecentomila posti a rischio”

Il presidente Bocca: "Servono finanziamenti"

In un anno “normale”, nei mesi di marzo e aprile le strutture ricettive italiane ospitano più di 48 milioni di presenze. Il 52,7% (ovvero 25,3 milioni di presenze) è riferito a turisti stranieri, che in questo momento sono letteralmente spariti dal mercato.

Se si considera che anche la domanda italiana è in picchiata, si può stimare, per i due mesi considerati, la perdita di oltre l’80% del mercato (4 milioni di presenze in meno, per un valore di circa 2,5 miliardi di euro).

Sono i numeri che Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, illustra a ‘La Verità’ aggiungendo “per completare il quadro” che “le aziende turistiche, alberghi, ristoranti, agenzie viaggio, stabilimenti balneari, etc, danno lavoro, nel mese di agosto, a circa 1,5 milioni persone. Se non si interviene subito rischiamo di perdere il 20% degli occupati, per circa 200.000 unità. A questi vanno aggiunti gli stagionali, altri 500mila posti che saltano”.

La Voce

Fonte: Confcommercio-Federalberghi

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Redazione La Voce

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