Politica

CORONAVIRUS, GOVERNO: MAXI-MANOVRA DA 150 MILIARDI CONTRO L’EMERGENZA

L'Esecutivo pensa anche ad una sorta di dote destinata alle imprese, per un valore di 50 miliardi. Il PIL per il 2020 è previsto a -8%

150 miliardi di euro: a tanto ammonterebbe la maxi-manovra che ha in mente il Governo per fronteggiare l’emergenza coronavirus in Italia. I tecnici di Palazzo Chigi sono al lavoro per poterla presentare con il prossimo Decreto. Per recuperare l’ingente somma, l’Esecutivo guarda a 55 miliardi di deficit ed una serie di stanziamenti che non andrebbero ad incidere sul debito. 12 miliardi andrebbero a saldare i debiti della Pubblica Amministrazione mentre 30 miliardi servirebbero da impiegare per coprire le garanzie sulla liquidità.

L’Esecutivo valuta anche una sorta di dote da 50 miliardi destinata alla capitalizzazione delle imprese e  a sostenere le attività.

Stando agli esperti, nel 2020 il PIL si attesterà a -8%; nel 2021 a +4,7%. Per quanto riguarda il deficit, è previsto che arrivi al 10,4% nel 2020, “tenuto conto dell’impatto finanziario del decreto con le misure urgenti di rilancio economico”. Per il 2021 invece, si parla del 5,7%. Il Governo ritiene che il debito pubblico, alla fine di quest’anno salirà al 155,7%. A fine 2021, a 152,7%.

Palazzo Chigi avvierà un nuovo scostamento di Bilancio pari a 55 miliardi di euro per l’anno in corso e 24,6 miliardi sul 2021. Attraverso queste risorse potranno essere alimentate le misure contenute nel Decreto di aprile. 10 miliardi di euro dovrebbero andare alle piccole Srl con meno di dieci dipendenti e 13 miliardi saranno destinati agli ammortizzatori. Altri 12 miliardi dovrebbero essere disponibili per anticipare i pagamenti alle imprese creditrici.

Ciò che il Governo si appresta a chiedere al Parlamento, è uno scostamento dagli obiettivi di deficit fino a 55 miliardi in termini di indebitamento netto: ciò significa il 3,3% del PIL per il 2020 e 24,6 miliardi per il 2021, pari all’1,4% del PIL.

La bozza del DEF prevede anche un innalzamento della pressione fiscale: il 42,5% del PIL per il 2020 ed il 43,3% per il 2021. Senza considerare gli 80 euro (portati a 100), destinati a coloro i quali percepiscono un reddito annuo lordo di massimo 28mila euro, la pressione fiscale del 2021 arriverebbe al 42,5% contro il 41,9% del 2019.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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