Cronaca

CORONAVIRUS. IL PUNTO DELLA GIORNATA

In calo i ricoveri in terapia intensiva. Muore un'agente della scorta di Conte. Da domani in Lombardia, obbligo di coprire bocca e naso quando si è fuori casa

Roma, 4 aprile – La notizia migliore di questa giornata nell’epidemia di coronavirus in Italia, è data dalla diminuzione di ricoveri in Terapia Intensiva sul territorio nazionale. Attualmente, secondo quanto riferito dal Capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, i malati sono complessivamente 88.274 con un incremento di 2.886 rispetto a ieri. Per quanto riguarda i ricoveri nelle terapie intensive, questi sono diminuiti di 74 unità. Diminuiscono anche i decessi: 681 nelle ultime 24 ore per un totale complessivo di 15.362 casi. Ieri, l’aumento era stato di 766. Nonostante i numeri positivi, secondo quanto dichiarato dal Consiglio Superiore della Sanità, “la fase critica non è stata superata”.

Tra le notizie di maggior rilievo del pomeriggio, quanto deciso da Regione Lombardia: un’ordinanza che imporrà da domani, l’uscire di casa con una protezione su bocca e naso. La notizia è stata anticipata dal Governatore lombardo, Attilio Fontana. “Dovrete, quando potete uscire, coprirvi il volto, la bocca e il naso con qualunque strumento utile ad evitare che voi possiate in qualche modo diffondere il virus se per caso siete portatori”, ha affermato Fontana. “La voglia di uscire è tanta ma non si può. Non si può ancora. Non abbiamo ancora raggiunto nessun obiettivo. Non abbiamo concluso nessuna opera”. Pertanto “dobbiamo proseguire altrimenti lo sforzo fatto fino ad oggi risulterà vanificato e i numeri ricominceranno a peggiorare”, ha detto ancora il presidente della Lombardia.

Tra i decessi della giornata a seguito di coronavirus, bisogna purtroppo segnalare quello del Sostituto Commissario della Polizia di Stato, Giorgio Guastamacchia, componente della scorta del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. L’uomo, 51 anni, si era ammalato a metà marzo ed è deceduto al Policlinico romano di Tor Vergata.

Il Commissario Straordinario all’emergenza, Domenico Arcuri, facendo il punto della situazione per quanto riguarda il comparto sanitario operativo per contrastare il COVOD-19, ha dichiarato: “I posti letto in terapia intensiva, che erano 5.579, ora sono 9.284 e cioè il 79% in più. Quelli nei reparti di malattia infettiva e pneumologia che erano 6.198 ora sono 34.320, oltre 4 volte in più, è stato fatto uno sforzo gigantesco. Fino a ieri distribuiti 72,3 milioni di apparecchiature e dispositivi, lunedì scorso il 30 marzo erano 48,8 milioni: in 5 giorni è stato distribuito il 48% di questi strumenti in più. I dpi inviati alle regioni sono 51,8 milioni, lunedì erano 40,6 milioni”.

A proposito di ospedali, quello di Terapia Intensiva allestito alla Fiera di Milano, sarà attivo da lunedì. Attualmente è ancora incerto il numero di quanti saranno ricoverati nella nuova struttura: un dato che sarà funzionale alle richieste formulate dagli altri ospedali che non hanno più posti a disposizione. Sin da subito saranno disponibili comunque 24 posti letto. Nessuna difficoltà circa il personale sanitario che presterà servizio a Fiera Milano.

Per quanto riguarda le riaperture, ha parlato nel pomeriggio il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà. “Prima di tutto bisogna pensare alla salute. Noi vogliamo come tutti tornare alla normalità ma dobbiamo affidarci alla scienza, alla medicina. Noi cerchiamo di venire incontro alle partite IVA, agli autonomi, prevediamo anche di aumentare il bonus di 600 euro”, ha dichiarato il Ministro.

Infine, un bilancio provvisorio dei controlli effettuati dalle Forze dell’Ordine in merito al rispetto delle misure di contenimento. Nella giornata di ieri, venerdì 3 aprile, sono state controllate 254.959 persone e 93.064 tra esercizi commerciali ed attività. Sanzionate per i divieti sugli spostamenti, 8.187; denunciate per false attestazioni nell’autodichiarazione, 83; denunciate per violazione della quarantena, 30. Per quanto riguarda gli esercizi commerciali, sono 136 i titolari sanzionati; emessi 29 provvedimenti di chiusura delle attività. Il Ministero dell’Interno riferisce che dall’11 marzo, data di entrata in vigore delle prescrizioni, sono state controllate in totale 4.630.583 persone e 2.040.055 esercizi commerciali. I denunciati superano i 173mila. Ad aver subito denuncia negli ultimi 9 giorni per violazione della quarantena, sono 374. Per questi ultimi esiste il rischio di una condanna da 1 a 4 anni di reclusione per aver attentato alla salute della cittadinanza.

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