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CORONAVIRUS. IL PUNTO DI META’ GIORNATA

Conte: "Se i contagi caleranno in alcune zone, si riaprirà prima". Il premier si scusa per i pagamenti in ritardo. La Sicilia prova a ripartire. L'Austria mantiene i collegamenti interrotti con l'Italia ed altri Paesi. L'Università del Minnesota: "La pandemia durerà altri 18-24 mesi". Nel mondo, superato il milione di guariti

Roma, 1 maggio – Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha ipotizzato una riapertura in anticipo per alcune zone del Paese, nel caso in cui la curva dei contagi da coronavirus dovesse particolarmente rallentare. Rispondendo al commento di un barbiere al post su Facebook pubblicato da Conte in occasione della Festa del Lavoro, il premier ha affermato: “Sono sicuro che, con il rispetto delle regole adottate, in alcuni territori si potrà rallentare notevolmente la curva del contagio. E attività come la sua potrebbero rialzare prima del previsto la saracinesca: se abbassiamo il rischio di contrarre il virus e rispettiamo i protocolli di sicurezza, tanti clienti torneranno a tagliarsi i capelli senza essere bloccati dalla paura”.

Conte si è poi scusato per i ritardi nei pagamenti ed ha garantito fermezza circa la sicurezza sui luoghi di lavoro. “Ci sono stati e ancora continuano alcuni ritardi nelle somme da erogare, come pure complicata si sta rivelando la partita dei finanziamenti – ha scritto il Capo dell’Esecutivo -. Chiedo scusa a nome del Governo, e vi assicuro che continueremo a pressare perché i pagamenti e i finanziamenti si completino al più presto”.

In Sicilia, il Governatore Nello Musumeci ha dato il via ad una ripartenza delle attività. Ci si potrà recere nelle seconde case ma a condizione di restarci per l’intera stagione, senza fare la spola con l’abitazione principale. Potranno riaprire ristoranti, pasticcerie, gelaterie, bar e pub ma unicamente per l’asporto e con il divieto di consumare all’interno dei locali come nelle loro adiacenze.

Per quanto riguarda le altre notizie di maggior rilevanza della mattina, in materia di coronavirus, quella dell’Austria che ha deciso di prolungare lo stop ai collegamenti aerei e ferroviari da e per l’Italia, sino al 22 maggio. Lo ha reso noto il Ministro della Salute austriaco, Rudolf Anschober (Verdi). Per quanto riguarda i collegamenti ferroviari con gli altri Paesi, l’Austria manterrà il blocco anche per quelli da e per la Svizzera e il Liechtenstein. Quelli aerei avranno lo stop da e per la Cina, l’Iran, la Svizzera, la Francia, la Spagna, il Regno Unito, i Paesi Bassi, la Russia e l’Ucraina.

Il “Center for infectious disease research and policy dell’Università del Minnesota, ha previsto che la pandemia durerà ancora per 18-24 mesi, ovvero sino a quando la malattia non avrà colpito il 60-70% della popolazione mondiale. Gli esperti americani sostengono che un vaccino potrebbe essere di aiuto ma non in tempi veloci.

Intanto, la Johns Hopkins University ha fatto sapere che i guariti dal COVID-19 a livello mondiale, sono oggi 1.014.809. I decessi sono 233.405 mentre i casi di contagio ammontano ad un totale di 3.257.520.

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Redazione La Voce

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