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CORONAVIRUS. IL PUNTO DI META’ GIORNATA

Il Governo al lavoro sul Decreto per le riaperture del 18 maggio. Tra le ipotesi, multe e chiusure per gli esercizi commerciali inadempienti alle normative. Sino al 2 giugno, sarebbero vietati gli spostamenti interregionali. Crimi (M5S) contro la Sanità lombarda: "Cambio di passo o commissariamo"

Roma, 15 maggio – In queste ore, il Governo sta lavorando per mettere a punto il Decreto che normerà le riaperture differenziate delle attività commerciali, dal 18 maggio. Al momento, circolano solo bozze ed ipotesi in attesa del testo definitivo.

Tra le varie disposizioni presenti in quella che è da considerarsi una bozza e non una decisione ufficiale, la possibilità di una sanzione amministrativa da 400 a 3.000 euro, provvedimento già previsto dal DL 19/2020 “nei casi in cui la violazione sia commessa nell’esercizio di un’attività di impresa, si applica altresì la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni”.

Sempre in termini di ipotesi, “Fino al 2 giugno 2020 sono vietati i trasferimenti e gli spostamenti, con mezzi di trasporto pubblici e privati, in una Regione diversa rispetto a quella in cui attualmente ci si trova, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute; resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”. “Dal 3 giugno 2020, gli spostamenti sul territorio nazionale possono essere limitati solo con provvedimenti adottati ai sensi dell’articolo 2 del Decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, in relazione a specifiche aree del territorio nazionale, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico effettivamente presente in dette aree”.

Ed ancora, a decorrere dal 18 maggio, “gli spostamenti all’interno del territorio regionale non sono soggetti ad alcuna limitazione, fatte salve le misure di contenimento più restrittive adottate” per “specifiche aree del territorio regionale, soggette a particolare aggravamento della situazione epidemiologica”.

Tra le altre notizie della mattina, il duro attacco del Capo politico del Movimento 5 Stelle, Vito Crimi alla Sanità di Regione Lombardia. “La Sanità in Lombardia – dice Crimi – è stata sempre una spina nel fianco, è stata condannata più di una persona; o cambiano passo o cambiano modalità di gestione o altrimenti qualche intervento bisognerà farlo. Commissariamento? Valuteremo dopo; ora superiamo l’emergenza collaborando con tutti”.

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