Cronaca

CORONAVIRUS. Il Viminale conferma: “Non c’è divieto di passeggiata”

Resta pur sempre fermo il forte invito a rimanere a casa, peraltro confermato anche dalla Protezione Civile

Roma, 12 marzo – I decreti emessi in relazione con l’emergenza coronavirus, hanno destato perplessità in più di un caso circa la loro interpretazione. Tra gli aspetti meno chiari ai cittadini, c’è quello legato agli spostamenti a piedi. A tal proposito, il Viminale ha chiarito che non esiste un “divieto assoluto di passeggiata”, ovvero se si è nella nel bisogno di sgranchire le gambe, portare fuori il cane, andare in edicola come dal tabaccaio, non si è sanzionabili in nessun caso. Consentita anche l’attività sportiva all’aperto purché in solitaria.

E’ tuttavia fondamentale avere con sé l’autocertificazione che documenti da dove si arriva e dove si è diretti. Nel caso in cui non si disponesse del modulo, le Forze dell’Ordine ne sono in possesso e lo si può compilare al momento dell’eventuale fermo.

Resta pur sempre fermo il forte invito a rimanere a casa, peraltro confermato anche dalla Protezione Civile.

Di fatto comunque, restano ammessi solo gli spostamenti dati da: motivi di lavoro, necessità quali approvvigionamento alimentare o di farmaci, salute e rientro presso la propria abitazione.

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