Cronaca

CORONAVIRUS. OMS: “E’ UNA MINACCIA MONDIALE”

La minaccia data dal coronavirus è da intendersi molto alta a livello mondiale. Ad affermarlo, il Direttore generale dellOMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus nel vertice sull’epidemia svoltosi a Ginevra. “Il continuo aumento nel numero dei casi di Covid19 e del numero dei paesi affetti negli ultimi giorni sono motivi di preoccupazione. I nostri epidemiologi stanno monitorando questi sviluppi di continuo e noi ora abbiamo elevato il livello di rischio di diffusione globale a livello molto alto”, ha affermato Adhanom.

Anche il Segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, è intervenuto sul coronavirus. “Questo è il momento di chiedere ai governi di fare tutto il possibile per fermare la trasmissione, e di farlo ora. Non siamo ancora in una pandemia, ma la finestra di opportunità per evitarlo si sta restringendo”, ha dichiarato Guterres. “La mia preoccupazione – ha aggiunto – riguarda soprattutto i Paesi in via di sviluppo, in particolare in Africa”.

Intanto in Italia, i contagiati sono 822 includendo anche i 21 morti, 4 in più di giovedì scorso, e dei pazienti guariti, Lo ha spiegato ieri pomeriggio il Commissario Borrelli nel corso di una conferenza stampa. “I deceduti di oggi sono ultraottantenni e un ultrasettantenne – ha detto Borrelli. Vorrei precisare che non sono decedute per il coronavirus o in conseguenza. Questo è un lavoro che farà l’Istituto Superiore di Sanità. Quando avrà i dati ce lo comunicherà”, ha aggiunto. “Il dato importante – ha proseguito Borrelli – è che la metà dei contagiati (412) sono persone che sono asintomatiche, o con sintomi lievissimi e che quindi non hanno bisogno di ospedalizzazione. Sono in isolamento domiciliare fiduciario. Altre 345 persone sono ricoverate in ospedali con sintomi e 64 sono ricoverati in terapia intensiva”. “L’assistenza alla popolazione prosegue, lunedì riapriranno le poste in alcuni Comuni per pagare le pensioni. Nelle zone rosse la vita proseguirà regolarmente”.

Il Commissario per l’emergenza ha inoltre reso noto che “i guariti da coronavirus ad oggi sono 46”.

Nella giornata di ieri è stato registrato il primo caso di contagio da coronavirus che riguarda una residente nel Lazio. Lo ha comunicato la direzione dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive L. Spallanzani di Roma. “L’esito dei test effettuati in data odierna dall’Istituto Spallanzani conferma un caso di positività al COVID-19. I test sono stati inviati all’Istituto Superiore di Sanità (ISS) per la convalida”, si legge in una Nota dell’Istituto. La donna che vive a Fiumicino, aveva fatto ritorno a casa, dopo un soggiorno a Bergamo.

Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti ha spiegato: “Abbiamo attivato tutte le procedure previste dai protocolli scientifici. Il paziente è ora ricoverato presso lo Spallanzani, un’eccellenza della nostra Regione, che ha già ottenuto risultati importanti. Siamo in continuo contatto con il Sindaco Montino”.

Tra i contagi nella giornata di ieri, se ne sono registrati due in Umbria: i primi dall’inizio dell’emergenza. Lo ha reso noto la Direzione regionale alla Sanità. I pazienti sono stati contagiati fuori dalla Regione. Uno dei due, nei giorni scorsi si era recato in Emilia Romagna mentre l’altro, a Roma, si era relazionato con un cittadino di Castiglione d’Adda.

Intanto, i medici lanciano l’allarme. In una lettera inviata al Governatore della Lombardia Attilio Fontana dal presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici, Filippo Anelli, si legge: “Non si può accettare che i nostri medici si trovino a fronteggiare l’emergenza Covid-19 senza le dotazioni per la protezione personale dal virus”. “Un medico che si ammala – prosegue la lettera – è un medico sottratto al servizio sanitario nazionale e alla tutela del diritto alla salute”.

All’allarme di Anelli si aggiunge quello lanciato dal professor Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano che in una conferenza stampa svoltasi nella sede di Regione Lombardia, ha spiegato che gli ospedali lombardi impegnati con il coronavirus, sono “ai limiti della tenuta”. “Gran parte dei letti, nei reparti di Rianimazione, sono occupati da questa patologia – ha aggiunto Galli – Alcuni ospedali sono in grave crisi, come Lodi e Cremona, dove registriamo un sovraccarico di pazienti”.

Antonio Marino

Foto: Ansa

Mostra Altro

Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
Pulsante per tornare all'inizio