Economia

CORONAVIRUS. RIPARTENZA ITALIA, AVANTI PIANO MA NON OVUNQUE

Lombardia, Veneto e Campania si differenziano da quanto deciso dal Governo, lasciando quasi del tutto inalterate le misure di contenimento

Il 14 aprile è arrivato e con esso, la lenta ripartenza dell’Italia flagellata dall’epidemia di coronavirus. Oggi riapriranno alcune attività commerciali, limitatamente a librerie, cartolerie, negozi di vestiti per bambini e neonati. Oltre questi, anche studi professionali ed i magazzini dove si riforniscono di materie prime le industrie, in prospettiva della cosiddetta ‘Fase 2’. Le riaperture però non riguarderanno tutto il territorio nazionale: alcune regioni infatti, ritenendo ancora prematuro riaccendere i motori, hanno deciso di mantenere il lockdown per com’è stato in queste ultime settimane.

Il nuovo DPCM, come detto, dà il via libera solo ad alcuni codici ATECO connessi all’agricoltura ed al comparto del legname: silvicoltura ed utilizzo aree forestali; industria del legno e dei prodotti in legno e sughero, con l’esclusione dei mobili; fabbricazione di articoli in paglia e materiali da intreccio; fabbricazione di macchine per l’agricoltura e la silvicoltura; commercio all`ingrosso di fertilizzanti e di altri prodotti chimici per l`agricoltura; cura e manutenzione del paesaggio. Le aziende alle quali non è stato dato il nulla osta per la riapertura, potranno comunque far accedere personale addetto alla vigilanza, alla manutenzione, alla gestione dei pagamenti ed alla sanificazione degli ambienti lavorativi. Sarà inoltre ammessa la spedizione ed il ricevimento delle merci purché venga preventivamente informata la Prefettura di riferimento. Alle attività che potranno riaprire è fatto obbligo garantire “prioritariamente la distribuzione e la consegna di prodotti deperibili e dei generi di prima necessità”.

Non tutte le regioni italiane si rimetteranno in moto: tra queste, la Lombardia dove i numeri relativi ai contagi non sono ancora molto tranquillizzanti. Per questo motivo, il Governatore Attilio Fontana, ha firmato un’Ordinanza che, differendo da quanto disposto dal Governo, lascia quasi tutto chiuso ad eccezione dei negozi di articoli per neonati e bambini.

Sulla stessa linea della Lombardia, la Campania dove il presidente Vincenzo De Luca lascerà ancora tutto chiuso sino al prossimo 3 maggio. Per quanto riguarda i negozi per neonati e bambini, in base all’Ordinanza firmata dal presidente campano, saranno autorizzati ad aprire solo due mattine a settimana, il martedì e il venerdì con orario 8:00-14:00. Nella settimana del 1° maggio, i negozi suddetti potranno aprire al martedì ed al giovedì mattina, dalle 8 alle 14. De Luca ha motivato la sua decisione spiegando che “risultano diffusi sul territorio nuovi e diversi cluster familiari e locali, presumibilmente originati dalla inosservanza delle misure di distanziamento sociale prescritte, che destano notevoli preoccupazioni”.

Anche in Piemonte non cambierà nulla. Le misure di contenimento, così per quelle che sono state sin’ora, su ordine del Governatore Alberto Cirio, proseguiranno sino al 3 maggio senza alcuna eccezione.

In Sicilia, il presidente Nello Musumeci ha confermato con un’Ordinanza  la chiusura di quasi tutte le attività sino al 3 maggio. Tuttavia, la Regione ha deciso di mettere in atto alcune delle autorizzazioni previste dal nuovo DPCM come, la riapertura di cartolibrerie. I negozi di generi alimentari resteranno chiusi alla domenica e nei festivi. Permane il divieto di svolgere attività motorie, passeggiate con i figli e l’obbligo, sebben morbido, di indossare la mascherina.

Controcorrente il Veneto che ha deciso di rimettersi in movimento. Va detto che nella Regione, il 60% delle aziende non ha mai cessato l’attività, essendo nella condizione di poter garantire il rispetto delle norme vigenti. Il Governatore Luca Zaia però, nella sua Ordinanza ha rivisto in termini restrittivi i parametri di distanziamento sociale, portandoli a 2 metri, specie per chi è in coda davanti ai supermercati. Zaia ha tuttavia autorizzato le grigliate di famiglia senza ospiti e l’attività motoria oltre i 200 metri dalla propria residenza, purché in solitaria.

Uno dei temi caldi ancora irrisolti, è quello legato al Turismo della prossima stagione estiva. Gli operatori del comparto, specie coloro i quali sono attivi nella gestione degli stabilimenti balneari, temono lo stop. Il Sottosegretario  al MIBACT, Lorenza Bonaccorsi ha però rassicurato dicendo: “andremo al mare”. Certo, si tratterà di andare in spiaggia con la garanzia del distanziamento sociale, favorendo quello che ha definito, “turismo di prossimità”.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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