Cronaca

COVID-19 NON MOLLA: IN ITALIA QUASI 18.000 MALATI

Difficile ipotizzare quando si avrà il picco. Scoppia intanto la polemica sulle mascherine tra Regione Lombardia e Protezione Civile e Fontana nomina Bertolaso consulente per l'emergenza

A giudicare dal ritmo col quale si stanno diffondendo i contagi, potrebbe essere vicino il picco dell’epidemia di coronavirus in Italia. E’ quanto ritiene il fisico Giorgio Parisi che non guarda tanto ai malati che ieri sono stati quantificati in 17.750 con un aumento di 2.795 casi rispetto a venerdì. Le analisi di Parisi si rifanno al rallentamento sul numero dei decessi: 175 ieri contro i 250 di venerdì per un totale di 1.441. La buona notizia è data dal numero dei guariti: 1.996, 527 in 24 ore ed è il dato migliore da quanto è scoppiata l’emergenza. Da parte del Governo, l’invito ad evitare gli spostamenti si ripete ormai come un mantra. Va detto però che il clima di collaborazione tra Istituzioni, è inficiato dalla polemica tra Regione Lombardia e Protezione Civile, con la prima che accusa la seconda di averle fornito mascherine di scarsa qualità. Parlando sempre della Lombardia, il presidente Attilio Fontana ha nominato ieri, Guido Bertolaso suo consulente personale per l’emergenza coronavirus. Guardando poi fuori da casa nostra, l’incedere dell’epidemia sta mettendo molti Paesi ad adottare contromisure non dissimili da quelle adottate in Italia, ormai modello sul proscenio internazionale.

Vediamo più nel dettaglio come si è svolta la giornata di ieri.

Come detto, conforta constatare il numero dei guariti che però è oscurato dalle persone che sono ancora malate. L’incremento registrato ieri è il più consistente dal primo caso verificatosi a Codogno. 1.518 degli ospedalizzati si trova attualmente in Terapia Intensiva, con un aumento di 190 casi in più rispetto a venerdì. Tra le vittime di ieri, anche un operatore del 118 di Bergamo: un uomo di soli 47 anni. Il coronavirus non risparmia neanche il Governo centrale: i viceministri alla Salute Pier Paolo Sileri e all’Istruzione Anna Ascani sono risultati positivi al coronavirus. Occorre tuttavia un esercizio di cautela, prima di poter fare previsioni su quando si raggiungerà il picco dell’epidemia. La forbice tra i casi della Lombardia e quelli del Centro-Sud è molto ampia ed ancora in costante variazione.

Proprio per evitare un ampliarsi dell’epidemia, soprattutto alla luce dell’ultima fuga in treno da Milano verso il  Sud da parte di 400 persone, il Ministro dei Trasporti De Micheli, ha disposto la cancellazione dei convogli ferroviari notturni. I passeggeri sono stati tutti controllati dalla Polizia Ferroviaria e tutti erano in possesso di autocertificazione attestante le “giuste motivazioni”. Il Ministro ha congelato anche i collegamenti da e per la Sardegna. Il Governo ha rinnovato l’invito a limitare gli spostamenti: “Limitate gli spostamenti ai soli motivi essenziali e alle sole esigenze realmente indifferibili, lavoro, salute e stato di necessità. È il momento della responsabilità di tutti. Non si possono bloccare tutti i trasporti, altrimenti non si riuscirebbero a garantire i servizi essenziali e ad evitare che il Paese si fermi totalmente. Per questo va fatto uno sforzo in più da parte di tutti. Anche da parte di chi lavora o studia in un’altra regione diversa dal luogo dove ha la propria famiglia o la residenza: non si sposti”, recita una Nota di Palazzo Chigi.

La giornata di ieri è stata connotata dallo scontro tra Palazzo Chigi e Regione Lombardia, ormai arrivata al “punto di non ritorno” come lo ha definito l’Assessore al Welfare, Giulio Gallera, parlando della Terapia Intensiva. Motivo del contendere, le mascherine che la Protezione Civile ha inviato alla Regione: mascherine che Gallera ha definito senza troppi giri di parole, “panni per togliere la polvere dalle mensole”. A buttare benzina sul fuoco, l’assessore al Bilancio lombardo Davide Caparini che ha chiesto le dimissioni di Borrelli da ruolo di Commissario all’emergenza. Le parole giunte dalla Lombardia sono state maldigerite da Borrelli che ha replicato: “Ci sono in corso polemiche destituite di ogni fondamento e quindi mi auguro che anche da parte di tutte le restanti istituzioni ci possa esser coesione. Siamo di fronte ad una grande pandemia, dobbiamo lavorare tutti insieme senza polemiche e lo dice chi da 20 anni è al servizio del Paese”. A difendere l’operato della Protezione Civile, il Ministro delle Autonomie Francesco Boccia.”La Lombardia – ha affermato Boccia – ha ricevuto quasi 550mila mascherine nei giorni scorsi, tra ffp2 e ffp3 e quelle chirurgiche, oltre a 113 ventilatori polmonari intensivi. Le critiche a Borrelli sono ingiuste e sgradevole, sono arrivate mascherine e non carta igienica, tocca alle singole regioni smistarle in funzione dei diversi usi”.

Nel tardo pomeriggio, la decisione di Fontana dell’ingaggiare Bertolaso come consulente personale. Bertolaso era il nome che l’opposizione aveva caldeggiato a Palazzo Chigi per il ruolo di Super Commissario da affiancare al Capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli. Il Governo però, ha preferito investire su Domenico Arcuri. La scelta di Bertolaso è stata condivisa da Luciano Nobili di Italia Viva che con sarcasmo ha commentato: “Bertolaso non sbaglia mascherine”. Bertolaso in Lombardia avrà l’incarico di occuparsi della realizzazione dell’ospedale alla fiera di Milano, altro terreno di scontro tra Governo e Regione, venerdì scorso.

Il problema delle mascherine è comunque un problema reale. L’Italia non ha aziende produttrici dell’articolo e gli altri Paesi dell’Unione Europea ne hanno bloccato le esportazioni. A questo punto occorre fare una scelta: la prima sarebbe quelle di riconvertire settori produttivi a vantaggio della produzione dei sistemi di protezione individuale. La seconda ipotesi passerebbe da una norma inserita in uno dei prossimi decreti che darebbe, con il beneplacito dell’ISS, il via libera alla produzione di mascherine “non sanitarie” per la popolazione ed i lavoratori. Questo consentirebbe di destinare le mascherine “mediche” agli operatori sanitari. Questo argomento, con ogni probabilità, sarà al centro di un confronto tra Borrelli e Bertolaso. E’ auspicabile che la conoscenza decennale tra i due, abbia la forza di sgombrare il campo dalle polemiche e giungere ad una soluzione rapida ed efficace.

Parlando poi del resto del mondo nella situazione coronavirus, in Europa la situazione sta assumendo aspetti sempre più drammatici ed occorre difendersi. La Spagna, esattamente come l’Italia, ha disposto il divieto di ogni spostamento non necessario. In Francia, stop alle attività di negozi, ristoranti e luoghi di culto. Anche la Svizzera vive giornate nere con i suoi 1.350 malati ed in Canton Ticino è stato deciso di chiudere bar, ristoranti ed esercizi commerciali. Infine la Gran Bretagna, che nonostante conti 1.140 contagi e 21 morti (venerdì erano 11), non ha attivato alcun sistema difensivo. La riunione dell’Eurogruppo prevista per domani, si svolgerà in videoconferenza. Oltreoceano, negli Stati Uniti, il presidente americano Donald Trump sta pensando ad un giro di chiave ai collegamenti aerei che sarebbero bloccati nelle zone dove si registra il numero più alto dei contagi. In Libia è stato dichiarato lo stato di emergenza: porti ed aeroporti sono stati chiusi.

Un altro problema per l’Italia è dato da migliaia di nostri connazionali che si trovano all’estero e che vorrebbero far ritorno in Patria. La Farnesina sta lavorando per mettere a loro disposizione navi e pullman. A tal proposito, il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio ha dichiarato: “Sto parlando con i miei colleghi ministri degli Esteri per assicurare che ogni singolo caso venga risolto”.

Antonio Marino

 

Foto: Ansa

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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