Politica

CRAXI NEL RICORDO DI BERLUSCONI

Il leader di Forza Italia scrive alla figlia del politico, Stefania, in occasione del ventennale della morte: "Il suo Paese con lui è stato ingrato"

Ricorre oggi il ventesimo anniversario della morte di Bettino Craxi, avvenuta ad Hammamet il 19 gennaio del 2000. In questa occasione, il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi che era legato a Craxi da una profonda amicizia, ha scritto una lettera alla figlia, Stefania, nella quale ricorda i meriti del padre.

“Bettino Craxi è stato uno dei pochissimi uomini politici della Prima Repubblica a meritare la definizione di statista – scrive Berlusconi -. Oltre a lui, forse solo De Gasperi ne ha diritto. Il suo Paese con lui è stato ingrato”.

“Bettino Craxi ha pagato un caro prezzo per le sue idee, per aver voluto essere un uomo libero e coerente, per aver sfidato il sistema di potere politico, mediatico e giudiziario della sinistra”, aggiunge il leader di Forza Italia nella sua lettera.

“Come dice la bellissima frase che ha voluto incisa sulla sua tomba, per lui la libertà era la vita e infatti per la libertà non ha esitato a mettere in gioco e a sacrificare la sua vita”, ricorda Berlusconi.

“Craxi aveva un sogno – scrive ancora Berlusconi -, che se si fosse realizzato avrebbe davvero cambiato il corso della storia italiana: cambiare la sinistra, sottraendola all’egemonia comunista e creare così le condizioni per sbloccare la democrazia italiana e realizzare una salutare alternanza in un contesto di sicurezza democratica. Fu il primo, anzi l’unico, a sfidare il duopolio fra Democrazia Cristiana e Partito Comunista, un duopolio spesso consociativo, sempre nemico del cambiamento e alla lunga fatale per la stessa democrazia. La crisi e il crollo della prima repubblica nacquero prima di tutto da questo problema che Craxi ebbe la lungimiranza di prevedere e denunciare”.

Secondo Berlusconi, “la sfida negli anni 80 al conservatorismo del Partito Comunista e del sindacato, in nome del riformismo socialista, della solidarietà atlantica, dell’orgoglio nazionale è una delle pagine migliori della storia politica italiana. Il nome di Bettino Craxi rimarrà nella storia come quello di un anticipatore coraggioso, che seppe prima degli altri cogliere per esempio l’esigenza assoluta di una riforma profonda delle istituzioni, per rafforzare la democrazia, ricuperare efficienza, restituire ai cittadini fiducia nella politica”.

Nella politica estera, afferma l’ex premier, “fu un anticipatore, seppe cogliere per tempo le contraddizioni dell’Europa, da europeista convinto qual era e i rischi gravissimi ai quali era esposta l’Italia nel Mediterraneo. Le sue scelte sul piano internazionale possono essere più o meno condivisibili, ma furono sempre ispirate da un altissimo senso dell’interesse nazionale, della dignità del nostro Paese che Bettino amava appassionatamente” e prosegue: “Non smise di amare l’Italia, nonostante le amarezze, neppure negli anni dell’esilio, in quella Hammamet che aveva eletto a sua dimora e dalla quale non smise neppure per un giorno di seguire con passione le vicende italiane”.

“Di tutto questo – conclude Berlusconi -, oltre che della sua amicizia, sono grato a Bettino, che considero uno degli ispiratori e degli anticipatori delle battaglie di libertà che stiamo combattendo a nostra volta da 25 anni. Il suo Paese con lui è stato ingrato. Mi auguro che questo ventennale sia finalmente l’occasione per restituirgli il posto che gli spetta nella memoria condivisa degli italiani”.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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