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CRISI USA-IRAN: GLI STATES TEMONO DI ESSERE ATTACCATI CON DRONI

La preoccupazione della Francia. In Italia, Aviano è in stato di allerta

Resta altissima la tensione tra Stati Uniti ed Iran. Gli USA temono di subire attacchi con droni dall’Iran, dopo che Teheran ha valutato qualcosa come “13 scenari per la vendetta”, aggiungendo che per gli States “sarà un incubo”.

Intanto, i soldati americani resteranno in territorio iracheno: lo ha detto il presidente americano Donald Trump, parlando con il premier greco alla Casa Bianca. La cosa è stata sottolineata anche dal Segretario alla Difesa, Mark Esper: “Non è nei nostri piani iniziare una guerra con l’Iran, ma siamo pronti a finirne una”, ha precisato Esper.

Al momento, 10mila soldati americani sono stati trasferiti in Medio Oriente o posti in stato di allerta. Raggiungendo le altre unità, si arriverebbe ad una presenza di 80.000 militari USA nel territorio.

Gli Stati Uniti stanno anche valutando di predisporre uno squadrone composto da 6 aerei B-52 precedentemente schierati in Qatar per poi essere ritirati.

Anche la Francia ha espresso preoccupazione per la tensione in essere tra i due Paesi. Il presidente francese, Emmanuel Macron lo ha riferito al leader iraniano Hassan Rohani, garantendo un impegno francese “a lavorare per calmare le tensioni” ed invitando il Governo di Teheran ad evitare atteggiamenti provocatori, utili solo ad alzare la tensione.

Per quanto riguarda l’Italia, la base di Aviano è in stato di allerta. Sul profilo Facebook della Aviano Air Base della Us Air Force è stato pubblicato un post che invita il personale civile e militare a “stare allerta e attenti”, oltre a “distruggere documenti, criptare le email e non discutere di operazioni fuori dal lavoro” per evitare di agevolare il nemico. Inoltre, stando ad un piano messo a punto dal Pentagono del quale riferisce il ‘Wall Street Journal’, 200 “sky soldiers”, ovvero paracadutisti statunitensi di base alla Caserma Ederle di Vicenza, potrebbero partire alla volta del Medio Oriente e precisamente a Beirut.

La NATO, dal canto suo, ha provveduto a trasferire 500 soldati presenti in Iraq ed in forza ai contingenti canadesi, spagnoli e turchi. 30 soldati tedeschi si troverebbero in Kuwait o in Giordania.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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