Scienza

Cura del diabete: ricercatrice italiana scopre molecola fondamentale

Tutto dipende da una molecola chiamata GSK3 che blocca le cellule pancreatiche nella produzione di insulina

Roma, 19 marzo – Francesca Sacco, giovane ricercatrice dell’Università di Tor Vergata, a Roma, ha messo a segno un colpo che potrebbe essere determinante per la cura del diabete di tipo 2. Ha scoperto infatti una molecola chiamata GSK3 che blocca le cellule pancreatiche nella produzione di insulina, l’ormone che regola la glicemia. I test effettuati sui topi, fanno pensare che una volta “spenta” la molecola, il diabete può rallentare.

La notizia dell’importante scoperta è stata diffusa dalla rivista scientifica ‘Cell Metabolism’. Lo studio è stato condotto in collaborazione con le università tedesche ed australiane, con il contributo di Piero Marchetti dell’Università di Pisa.

Com’è noto, il diabete può essere dato da una mancata risposta all’ormone insulina, così come da una disfunzione delle cosiddette “Isole di Langerhans” che pregiudicano la produzione di insulina. Il fatto che i topi con il diabete presentassero la molecola GSK3 in sovrabbondanza, ha fatto intuire alla Sacco che tutto dipendeva per l’appunto da questa molecola: a maggior ragione quando ha constatato che i topi sani ne avevano in quantità normale. Da qui l’idea di bloccare la molecola tramite un farmaco inibitore, al momento allo studio per la cura dei melanomi. Somministrando questa terapia farmacologica, si è potuto constatare come il pancreas riprendesse le proprie funzioni normali nella produzione di insulina.

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