Politica

DALLA PADELLA ALLA BRACE. VIA CONTE, ARRIVA COTTARELLI

Oggi l'investitura di 'Mister Forbice' mentre M5s e FdI vogliono la testa di Mattarella

Giuseppe Conte è costretto alla resa senza condizioni. Il premier in pectore o, per meglio dire, l’ex premier in pectore deve arrendersi alle istanze del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che ha confermato il suo ‘No’ a Paolo Savona, figura scelta dal leader da Matteo Salvini e Luigi Di Maio come titolare dell’Economia.

“Ho accettato tutti i ministri tranne quello dell’Economia, ho registrato con rammarico indisponibilità ad ogni altra soluzione”, ha detto Mattarella innescando l’ira del Segretario del Carroccio e del capo politico del Movimento Cinque Stelle. I pentastellati, sostenuti nella causa da Fratelli d’Italia, chiedono a gran voce l’impeachment di Mattarella per alto tradimento. Di Maio e la Meloni ritengono infatti che Mattarella si sia piegato a volontà di matrice berlinese e quindi, europea. Salvini non entra nel merito dell’iniziativa e chiede che venga fissata una data per nuove elezioni oppure “andiamo a Roma”. Il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi bolla come “irresponsabili”, le parole di chi vorrebbe Mattarella sotto accusa.

Il Capo dello Stato intanto, ha già operato la sua scelta: Cottarelli premier, l’ex Commissario alla spending review voluto dal governo Letta, il cui esito del lavoro svolto lo si traduce con la durata dell’Esecutivo che anticipò quello di Matteo Renzi.

La scelta di Mattarella nell’affidare la formazione del nuovo governo a Mister Forbice, oltre che ad allungare ulteriormente i tempi, può significare elezioni anticipate. Cottarelli infatti, dovrà presentarsi al Parlamento per ottenere la fiducia e, con l’aria che tira, sarà difficile che possa incassarla potendo contare, al momento, solo sui voti del Partito Democratico. Questo metterebbe il Capo dello Stato nella condizione di dover sciogliere le Camere ed indire nuove elezioni.

Il ritorno al voto da parte degli italiani, non è da intendersi fattibile nello spazio di mezza giornata: a meno che, la presunta sorpresa con la quale Cottarelli ha ricevuto la convocazione del Quirinale, non sia una sceneggiata.

In tutto questo, Salvini e Di Maio sono fuori dalla grazie di Dio. In particolare Di Maio che, riferendosi alle decisioni di Mattarella, parla di “scelta incomprensibile”, mentre Berlusconi esprime rispetto per le scelte di Mattarella ma si dice pronto al voto. Parole, quelle del leader di Forza Italia che irritano Salvini il quale non si sente difeso dal numero uno degli azzurri, reputandolo inneggiante alla Merkel.

I giorni che si prospettano non saranno dei migliori. Se da una parte esce (male) Conte, dall’altra entra in campo colui che sicuramente non sarà sgradito all’Europa, ma con l’etichetta incollata sul doppiopetto che recita: “da consumarsi entro l’autunno 2018”. Nel frattempo, c’è da scommetterci che il Paese è caduto dalla padella alla brace. Rimarrà ingessato dai provvedimenti che Mister Forbice potrà adottare, corrispondenti alla paralisi dell’economia nazionale. Speriamo che la logica della forbice, lasci almeno le risorse sufficienti per poter sostenere i costi di nuove elezioni. L’alternativa sarebbe quella di continuare a fare i sudditi della Germania.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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