Politica

DI MAIO: “AL COLLE DL FISCALE MANIPOLATO”. MA IL QUIRINALE: “MAI RICEVUTO”

Interviene Conte: "L'ho bloccato io". La Lega prende le distanze

Il Vicepremier, Luigi Di Maio, furioso davanti alle telecamere di ‘Porta a Porta’, ha affermato, ribadendolo poi su Instagram, che I”i testo sulla pace fiscale che è arrivato al Quirinale è stato manipolato”. Affermazioni gravissime, quelle di Di Maio. “Non è possibile che vada al Quirinale un testo manipolato” che riguarda la pace fiscale. Depositeremo una denuncia alla procura della Repubblica”, ha continuato a sbraitare nel salotto di Bruno Vespa, sostenendo l’esistenza di una “manina tecnica o politica”. “La pace fiscale sopra i 100mila non si può fare”, dicono i suoi.

Il Ministro del Lavoro se la prende in particolare con un presunto “lo scudo fiscale per i capitali all’estero” del quale non c’è traccia nel testo e che permetterebbe la sanatoria di due specifiche imposte su proprietà e attività fiscali all’estero, sì dichiarate ma parzialmente. Di Maio ritiene che il testo contenga anche la non punibilità per gli evasori. “Noi non scudiamo capitali di corrotti e di mafiosi. E non era questo il testo uscito dal Consiglio dei Ministri”. “Io questo testo non lo firmo e non andrà al Parlamento”. ha aggiunto il Vicepremier. “Questo è un condono scudo fiscale come quello che faceva Renzi io questo non lo faccio votare”.

Di Maio ha dichiarato che avrebbe formulato un esposto alla Procura della Repubblica “perché non è possibile che vada al Quirinale un testo manipolato!”.

L’aspetto surreale della vicenda è dato dalle dichiarazioni del Quirinale che afferma di non aver mai ricevuto il testo del DL fiscale.

Preso atto delle affermazioni della Presidenza della Repubblica giunte mentre Di Maio era a ‘Porta a Porta’, il Vicepremier ha affermato: “Se testo non è ancora arrivato al Quirinale allora basterà lo stralcio” della parte non condivisa “e non sara’ nemmeno necessario riunire il CdM”. “Ai miei uffici – ha proseguito DI Maio – risulta che il testo sia andato al Quirinale. Se non è così basta lo stralcio”.

La Lega ha preso immediatamente le distanze da quanto affermato da Di Maio: “Noi siamo gente seria e non sappiamo niente di decreti truccati, stiamo lavorando giorno e notte sulla riduzione delle tasse, sulla legge Fornero e sulla chiusura delle liti tra cittadini ed Equitalia”.

E’ stato poi Palazzo Chigi a far luce sul fatto. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte ha bloccato l’invio del documento al Quirinale, a seguito dei punti critici previsti nel DL. Conte vorrà verificarli personalmente. Al momento, stando alla Presidenza del Consiglio, il Quirinale ne ha avuto una versione informale, come da prassi.

Nella bozza stilata dopo l’approvazione del Consiglio dei Ministri, è previsto che la ‘Pace Fiscale’, per quanto attinente alla soglia dei 100mila euro, si riferisce alla “singola imposta” ed include anche l’IVA. Ora come ora, l’articolo 9 che ha provocato le ire di Di Maio e del Movimento Cinque Stelle, non prevede la punibilità per “dichiarazione infedele, omesso versamento di ritenute e omesso versamento di Iva: i tre reati non sono punibili, fino al 30 settembre 2019, anche nel caso di riciclaggio o impiego di proventi illeciti”. Va capito se la dichiarazione fraudolenta sarà esclusa dalla punibilità. Le norme sulla prevenzione dell’antiriciclaggio e il terrorismo restano valide per gli altri casi. E’ prevista la punibilità per coloro i quali formuleranno dichiarazioni al fine di sanare proventi illeciti, con condanne sino a 6 anni, in caso di produzione di documenti falsi. Chi vorrà usufruire della sanatoria, potrà contare su accertamenti che arriveranno a tre anni. Secondo il documento licenziato da Palazzo Chigi, la soglia del 100mila euro si riferisce “per singola imposta e per periodo d’imposta, e comunque non oltre il 30% di quanto già dichiarato”. La dichiarazione integrativa speciale potrà essere presentata entro il 31 maggio 2019 e permetterà di rettificare i documenti prodotti entro il 31 ottobre 2017. Riguarderà  le imposte sui redditi e relative addizionali, le imposte sostitutive, le ritenute e i contributi previdenziali, l’imposta sul valore degli immobili all’estero e le attività finanziare all’estero, dell’IRAP e dell’IVA. Nessuna ulteriore novità per la rottamazione ter e le mini cartelle, rispetto a quanto deciso in Consiglio dei Ministri.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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