Politica

DI MAIO CERCA IL DIALOGO CON ZINGARETTI MA IL PD LO ASFALTA

Il Vicepremier invita il neo-Segretario Dem a sostenere una proposta pentastellata sul salario minimo, dimenticandosi che una misura simile l'ha già presentata il PD

Non parte sicuramente sotto la migliore stella, il rapporto tra il Movimento Cinque Stelle e la nuova gestione del Partito Democratico. Il Vicepremier, Luigi Di Maio, si è rivolto al neo-Segretario Dem, Nicola ZIngaretti, per sensibilizzarlo a sostenere una misura pentastellata, finalizzata ad estendere il salario minimo a tutti i lavoratori. Ciò che evidentemente è sfuggito al Ministro del Lavoro, è che il Partito Democratico ha presentato un’iniziativa simile già nel mese di luglio.

“A lui va il mio bocca al lupo”, ha affermato Di Maio riferendosi a Zingaretti. Poi, il Vicepremier ha aggiunto: “Il M5s fra pochi giorni porta in Parlamento una misura che introduce ed estende il salario minimo a tutte le categorie di lavoratori. Una battaglia di tutti e sul tema mi auguro di vedere un’ampia convergenza parlamentare, a partire proprio da Zingaretti”.

Immediata la risposta dal Partito Democratico con Deborah Serracchiani, Capogruppo del PD in Commissione Lavoro alla Camera, che ha letteralmente gelato il Ministro del Lavoro. “Vorremmo segnalare al vicepresidente del Consiglio che sul salario minimo orario esiste una proposta di legge del Partito Democratico, già depositata fin da luglio, molto precisa e dettagliata”, ha affermato la parlamentare Dem, aggiungendo: “Si tratta di una misura che verrebbe incontro ai circa due milioni di lavoratori che in Italia non hanno un contratto collettivo di riferimento e agli oltre 2,5 milioni che possono essere considerati lavoratori poveri proprio per gli stipendi. Stiamo parlando di lavoratori poveri che anche il reddito di cittadinanza escluderebbe da qualsiasi tipo di aiuto pubblico e che ricevono salari al di sotto dei minimi stabiliti dalla contrattazione. Se quella del M5s è una iniziativa legislativa seria e non la solita campagna propagandistica, troverà sempre pronto il Pd nella difesa degli interessi delle categorie più deboli”.

Altra batosta all’indirizzo del Vicepremier, è arrivata da Andrea Marcucci, Capogruppo del PD al Senato. “Il Ministro Di Maio è sempre sbadato – ha esordito sarcastico Marcucci -. È il M5S che se vuole, potrà votare il Disegno di Legge sul salario minimo che nel maggio scorso ha presentato il nostro collega Mauro Laus. Vista la disattenzione del Vicepremier, ne consegnerò subito una copia al capogruppo M5s Patuanelli, affinché possano decidere di approvare il nostro testo”.

In serata è giunta anche la replica di Zingaretti: “I processi politici non si fanno con le furbizie”.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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