Politica

DI MAIO RIORGANIZZA IL MOVIMENTO

Via al vincolo dei due mandati per i consiglieri comunali e regionali del M5s che vorranno candidarsi in Parlamento

Dopo le due batoste elettorali in Abruzzo ed in Sardegna, preso atto del vertiginoso crollo dei consensi elettorali, il Capo politico del Movimento Cinque Stelle ha avviato il restyling del Partito.

Primo punto, il vincolo di mandato: i consiglieri regionali e comunali che decidono di candidarsi in Parlamento, non saranno più soggetti al vincolo dei due mandati. “Fare il Consigliere comunale non è un privilegio. Dobbiamo discutere nuove regole”, ha affermato ieri Di Maio, in conferenza stampa alla Camera, aggiungendo: che “il ruolo del capo politico si ridiscute tra quattro anni”.

“Oggi – ha proseguito il Numero Uno dei pentastellati – un nostro eletto in un Comune è presidio di legalità e lotta contro i privilegi e contro la gestione disinvolta dei Comuni”. “Organizzazione significa che ci sono figure che coordinano argomenti. A livello regionale e comunale, per coinvolgere i nuovi, creare spazi e momenti”, ha detto ancora Di Maio.

“Sono concentrato per creare i presupposti perché l’Italia possa crescere in tutti i settori nei prossimi quattro anni. Non sto pensando al mio terzo mandato”, ha rimarcato il Vicepremier.

Adesso, “inizia una discussione su dei temi ben precisi, abbiamo su tutto il territorio nazionale richieste da parte dei cittadini. Pensavamo che dal Governo centrale potessimo recepire tutto dai territori ma è impossibile, serve una organizzazione e non è una cosa che giova solo al M5s, ma servirà agli italiani. Lavoreremo per aiutare ancora di più gli italiani a risolvere i problemi. Avremo una organizzazione nazionale e regionale, ne discuteremo nelle assemblee parlamentari e con gli iscritti”, ha detto ancora il Ministro del Lavoro.

Di Maio è tornato a parlare dell’esito elettorale per il M5s. “Il Centrosinistra dal 2013 si illude di poter rubare voti al M5S alle Amministrative come al mercato delle vacche. Ma i voti sono dei cittadini”. “Nei prossimi mesi lavoreremo a dialogo vero con liste civiche, ma con calma. Non tutto in un giorno”.

Il Vicepremier si è poi ribellato a coloro i quali offendono il Movimento. “Non ho nessuna intenzione di continuare a far passare che il Movimento è una forza politica che non ha competenze e non è in grado. Combatteremo questa narrativa. Essere stato steward, come cameriere e Ministro, per me è un orgoglio, ognuno di questi lavori è stata un’occasione di apprendimento. E saluto tutti gli steward che non se la passano bene per causa mia”.

Circa la durata del Governo, Di Maio ha garantito che “va avanti per cinque anni. Nei prossimi quattro anni si verificherà la differenza tra parole e fatti. Sono sicuro che l’Esecutivo andrà avanti con molta tranquillità e siamo sempre più forti e coesi e riusciremo a portare a casa tutti i punti del Contratto, costi quel che costi”.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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