DI MAIO – SALVINI: ENNESIMO SCONTRO

E’ ancora tensione tra i due Vicepremier del Governo gialloverde, Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Certamente, il fatto di essere in campagna elettorale su sponde diverse, non facilita il dialogo tra Movimento Cinque Stelle e Lega. A questo si aggiungono i recenti fatti che riguardano il Sottosegretario Armando Siri (quota Lega) ed il Sindaco di Roma, la pentastellata Virginia Raggi.

Il Capo politico del M5S, Di Maio, ha scritto su Facebook: “Anche oggi (ieri ndr) la Lega minaccia di far cadere il Governo. Lo aveva già fatto con la TAV. Sembra ci siano persino contatti in corso con Berlusconi per fare un altro Esecutivo. Sono pieni i giornali di queste ricostruzioni e lo trovo gravissimo. Sono davvero sbalordito”. “L’Italia – ha aggiunto Di Maio – non è mica un gioco, l’Italia siamo noi e milioni di famiglie in difficoltà che vogliono un segnale. L’Italia non è un trofeo e trovo gravissimo che la Lega con così tanta superficialità ogni volta che gli gira minacci di far cadere il Governo”.

Di Maio ha anche accusato la Lega di aver fatto una “sceneggiata mediatica” nella vicenda Raggi. “La legalità, l’etica, la questione morale in politica hanno anche un prezzo, a volte, e un peso – ha sottolineato il Vicepremier pentastellato -. Noi questo peso sappiamo sostenerlo. Noi questi valori li abbiamo sempre difesi. E continueremo a farlo. A testa alta e con orgoglio”.

Di Maio non ha mancato di attaccare anche il Partito Democratico ed il suo Segretario, Nicola Zingaretti. “A pochi giorni dallo scandalo sulla Sanità che ha travolto il Pd in Umbria, ho avuto la fortuna di ascoltare Zingaretti dire che quando un politico è indagato, deve dare delle spiegazioni ai cittadini”, ha evidenziato. “Sono più che d’accordo, peccato però che ancora stiamo aspettando le sue di spiegazioni”, ha concluso il Capo del M5S.

La replica di Salvini non si è fatta attendere. Il Segretario del Carroccio ha commentato: “Macché crisi di Governo! La Lega vuole solo governare bene e a lungo nell’interesse degli italiani”. “La crisi di Governo è solo nella testa di Di Maio che farebbe bene a non parlare di porti aperti per gli immigrati e a controllare che il reddito di cittadinanza non finisca a furbetti, delinquenti ed ex terroristi”.

Antonio Marino