Cronaca

DISSIDI FAMILIARI DIETRO LA STRAGE DELLA CASCINA NELL’ALESSANDRINO

Nell'esplosione sono morti tre Vigili del Fuoco mentre altri due ed un Carabiniere sono rimasti feriti. Massimo riserbo sulle indagini

“Tutto ci fa pensare che l’esplosione sia stata voluta e deliberatamente determinata”. Sono queste le affermazioni pronunciate dal Procuratore di Alessandria, Enrico Cieri, dopo il sopralluogo nella cascina esplosa nella notte tra lunedì e martedì a Quargnento, nell’Alessandrino. Nella deflagrazione sono morti i tre Vigili del Fuoco, Matteo Gastaldo, Marco Triches e Antonino Candido. Feriti il loro caposquadra Giuliano Dodero, il Vigile del Fuoco Luca Trombetta ed il Carabiniere Roberto Borlengo.

A corroborare le parole del Procuratore Cieri, quanto emerso dai primi accertamenti sul luogo della tragedia. Sono infatti stati ritrovati inneschi rudimentali, fili elettrici ed un contenitore che, con ogni probabilità, serviva per custodire un timer che avrebbe potuto controllare a distanza l’esplosione. A questi elementi si aggiungono due bombole inesplose che sono state trovate accanto all’edificio crollato.

Nella dinamica dei fatti che ha portato alla morte i tre Vigili del Fuoco e causato i feriti, c’è una sequenza quantomeno sospetta. I Vigili del Fuoco erano intervenuti subito dopo il verificarsi di una prima esplosione e, mentre si trovavano sul posto, si è verificata la seconda deflagrazione che ha provocato le vittime.

Le indagini seguono la pista di possibili dissidi familiari. Va detto che l’immobile era in vendita ma la decisione aveva contrapposto un padre ed un figlio: il primo, favorevole alla vendita mentre il secondo pare che fosse in disaccordo. Altra ipotesi investigativa, il risarcimento assicurativo. Certo è che gli inquirenti hanno ascoltato tutti i protagonisti della vicenda e le indagini si svolgono a tutto campo, nel massimo riserbo. I reati ipotizzati, al momento a carico di ignoti, sono quelli di omicidio plurimo e crollo doloso di edificio.

Antonio Marino

Foto: Ansa

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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