Divorzi: addio all’assegno di mantenimento? La proposta di legge in Senato
Il disegno di legge presentato dal leghista Pillon apre un fronte polemico
Roma, 10 settembre – Approda oggi in Commissione Giustizia del Senato, il progetto di legge presentato dal leghista Pillon, sentite le forti pressioni dell’Associazione Padri Separati, il cui scopo è cancellare l’assegno di mantenimento corrisposto a seguito di divorzio.
Il DDL si basa sul principio della “bigenitorialità perfetta”, riscrivendo così le norme sull’affido condiviso dei figli, sancite nel 2006. Fissa inoltre il doppio domicilio per il minore, cosa che comporterà lo stare con un genitore per almeno 12 giorni al mese. Istituisce anche la figura del mediatore familiare che avrà il compito di gestire la fase post divorzile. Un affiancamento della durata di 6 mesi con incontri a pagamento. Al centro delle decisioni per i figli, sarà la famiglia ed i genitori. Nel caso in cui i genitori non dovessero raggiungere un accordo, sarà il giudice a decidere ed in questo caso, il genitore “collocatario” perderebbe il diritto all’assegno di mantenimento dei figli. Saranno i genitori a provvedere in ragione della metà ciascuno. Statistiche alla mano, solo il 49% delle donne ha un posto di lavoro che perde spesso in concomitanza con la nascita del primo figlio. La forbice tra Nord e Sud inoltre, è considerevole.
La proposta di legge ha già scatenato le reazione dei suoi oppositori. L’Associazione ‘Dire’ che gestisce i centri anti-violenza, ha lanciato una petizione su ‘Change.org’ ed una manifestazione nazionale che avrà luogo a Roma, il prossimo 10 novembre. L’Associazione teme che la revoca del mantenimento possa influire negativamente su quelle donne che, vittime di violenze domestiche e senza un’occupazione lavorativa, vorrebbero divorziare ma sarebbero impossibilitate se non accettando l’idea di infierire un duro colpo alle loro risorse economiche.
Antonio Marino