Politica

DL FISCO, FINE DEI PROBLEMI: C’E’ L’ACCORDO DI GOVERNO

Il Consiglio dei Ministri ha prodotto i suoi risultati e messo fine alle polemiche. Sparisce lo scudo penale

Dopo due giorni ad altissima tensione tra i due Vicepremier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, il Consiglio dei Ministri convocato ieri dal premier ha appianato la situazione su DL fiscale e fatto cessare le polemiche.

Il presidente del Consiglio ha affermato che la “Dichiarazione integrativa riguarda il 30% in più di quanto già dichiarato, con il tetto di 100mila euro per anno d’imposta: no a scudi di sorta all’estero”. “Abbiamo anche valutato che tutto sommato poteva prestarsi a equivoci qualche causa di non punibilità, che avrebbe consentito di stimolare i contribuenti ad aderire, ma avrebbe dato un segnale di fraintendimento: quindi non ci sarà nessuna causa di non punibilità”. “C’è un accordo politico – ha spiegato Conte – per cui in sede di conversione di questo decreto legge, troveremo una formulazione adeguata a tutti i contribuenti che versano in situazioni di specifiche, oggettive difficoltà economiche”. “Nella sostanza, ora consentiremo un ravvedimento operoso ma abbiamo pensato che forse resta scoperto una delle promesse contenute nel contratto”, ha aggiunto il premier. “Ci troviamo già in una situazione di 1,2, se aggiungiamo le clausole di salvaguardia siamo al 2,4. La situazione che ereditiamo dai governi è questa: non è una manovra avventata ma puntiamo su investimenti supportati da riforme strutturali”, ha detto ancora, aggiungendo: “Siamo in Europa e vogliamo esercitare nostre prerogative ma riconosciamo Ue come nostri interlocutori in un confronto sereno”. “Dobbiamo confrontarci con la commissione per la crescita del Pil, le nostre previsioni sono più alte, le loro più basse, dobbiamo spiegare perché noi siamo convinti di non aver gonfiato i numeri”.

Sia Conte che Di Maio e Salvini hanno sottolineato che “non c’è nessuna volontà di fare una patrimoniale”.

Parole di soddisfazione per il risultato raggiunto sono state espresse da Salvini: “Finalmente si chiudono due o tre giorni surreali, nessuno aveva intenzione di scudare, condonare regalare, non tutto il male vien per nuocere, tutto è bene quel che finisce bene”. C’è l’accordo “per recuperare quello che c’era nel contratto e non aveva trovato spazio, il saldo e stralcio delle cartelle di Equitalia, per le persone che versano in difficoltà economiche. Chiudiamo questa settimana con serenità fiducia compattezza e con questo impegno, e qua ci sono tre uomini di parola”. “Non c’è alcuno proposito di uscire dall’Ue o dalla moneta unica, stiamo bene in Ue le cui regole vogliamo modificare”, ha detto ancora il Vicepremier.

L’altro Vicepremier, Di Maio, ha dichiarato: “Potenziamo lo strumento di saldo e stralcio delle cartelle Equitalia per tutte le persone in difficoltà. Abbiamo ribadito all’unanimità in Cdm che non c’è alcuna volontà di favorire chi ha capitali all’estero. Grazie a questo decreto nasce oggi uno Stato amico che aiuterà la parte più debole dei contribuenti”.

Antonio Marino

Mostra Altro

Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
Pulsante per tornare all'inizio