Musica

E’ morto Giampiero Artegiani, autore di ‘Perdere l’amore’

Apprezzatissimo autore e produttore discografico, cominciò a fare musica negli Anni 70 con Michele Zarrillo

Roma, 5 febbraio – Un’atroce, tragica beffa del destino ha fatto sì che la morte lo strappasse ai suoi cari e alla musica, proprio alla vigilia del Festival di Sanremo che lo aveva visto trionfare come autore con ‘Perdere l’amore’, interpretata da Massimo Ranieri nel 1988. Si è spento ieri sera all’Ospedale israelitico di Roma, Giampiero Artegiani: aveva 63 anni e da tempo era malato.

Apprezzatissimo da sempre, Artegiani fu anche autore per Silvia Salemi: sua è ‘A casa di Luca’, altro successo sanremese. Non solo autore, ma anche produttore discografico.

Artegiani cominciò a muovere i primi passi nella musica negli Anni 70, suonando con la band prog-rock dei Semiramis, insieme a Michele Zarrillo che ne era il cantante. Per Zarrillo scrisse ‘Mani nelle mani’ che il cantautore romano portò a Sanremo nel 2017. Tra le tante bellissime canzoni, indimenticabile ‘La mia libertà’, composta con un altro grande, Franco Califano.

Artegiani si era cimentato anche come cantante sul palco del Festival di Sanremo, per due volte nella categoria ‘Nuove Proposte’: la prima, nel 1984, con ‘Acqua alta in Piazza San Marco’ e la seconda, nel 1986, con ‘E le rondini sfioravano il grano’ che conquistò un onorevole terzo posto, dietro Lena Biolcati ed Aleandro Baldi.

Artegiani lascia la moglie, Fernanda e la figlia, Lucrezia che lo ricorda su Facebook scrivendo: “Era un grande uomo, un guerriero pieno di coraggio e positività. Lo è stato fino all’ultimo”.

I funerali di Giampiero Artegiani si svolgeranno domani,  mercoledì 6 febbraio, alle ore 11:00, presso la Chiesa della Trasfigurazione, in Piazza della Trasfigurazione 2, nel quartiere romano di Monteverde.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo

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