Politica

ECCO A VOI IL DEF DELLA DISCORDIA

Conte promette meno disoccupati, Salvini 10mila poliziotti in più e Di Maio meno tasse alle imprese

Il Documento di Economia e Finanza avversato dalle opposizioni e dall’Unione Europea, è stato presentato ieri dal Governo, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi. Erano presenti il premier, Giuseppe Conte, i due Vicepremier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, oltre al Ministro dell’Economia, Giovanni Tria. Tra i provvedimenti contenuti nel DEF, un significativo calo della disoccupazione promessa da Conte e l’assunzione di 10mila operatori nelle Forze dell’Ordine, garantita da Salvini.

Stando a quanto emerso da fonti della Lega e del Movimento Cinque Stelle, dovrebbero essere 20 i miliardi di euro da destinarsi alle  “misure del Contratto di Governo per il rilancio economico del Paese”, ovvero “Reddito di Cittadinanza, riforma Fornero, introduzione della Flat Tax, assunzione straordinaria Forze dell’Ordine”. I provvedimenti dovrebbero vedere la luce con l’inizio del 2019. Dei 20 miliardi previsti, 10 andranno per finanziare il Reddito di Cittadinanza, 7 per superare la Legge Fornero, 2 per la Flat Tax ed 1 per le assunzioni straordinarie.

La Lega ne esce bene dalle trattative che hanno concretizzato il DEF. Salvini ha definito la Manovra, “bella e coraggiosa”, dopo aver centrato i tre obiettivi che la Lega si era posta: “Il superamento della Legge Fornero che vedrà la possibilità, non l’obbligo, di andare in pensione con alcuni anni di anticipo rispetto a quella vigliacca riforma senza penalizzazione. Sarà “senza penalizzazioni, senza paletti, senza limiti, senza tetto al reddito”. “Vuol dire che potenzialmente possono andare finalmente in pensione 400mila persone e si liberano altrettanti posti di lavoro – ha aggiunto il Vicepremier -. Vuol dire che 400mila truffati da quella legge sono finalmente liberi di tornare alla vita”. “La Flat Tax ad aliquota fiscale fissa al 15% per le partite IVA – ha proseguito Salvini -, e poi un piano di assunzioni straordinarie per circa 10mila uomini e donne nelle Forze dell’Ordine”, ha spiegato il Ministro dell’Interno.

Il presidente del Consiglio, Conte si è soffermato sul problema della disoccupazione. “Con queste riforme – ha detto Conte – abbiamo previsto che il tasso di disoccupazione, già sotto il 10%, tenderà ancora a scendere attestandosi attorno all’8% se non al 7%”. Il premier si è detto sicuro che “il Paese in questo modo riparte: rilanciamo la crescita economica, rilanciamo lo sviluppo sociale, una Pubblica Amministrazione e un Fisco amico, misure nel segno della equità e dello sviluppo sociale”. Parlando infine di investimenti pubblici, Conte ha detto che questi saranno significativi. “Lavoriamo al riammodernamento di infrastrutture in un dialogo serrato con i concessionari per invogliarli e costringerli a un piano di manutenzione straordinaria e ordinaria”. Conte, a margine del Consiglio dei Ministri, aveva affermato che  “il rapporto tra debito e PIL prospetterà numeri in discesa: siamo attorno al 130,9% ma scenderemo progressivamente sotto il 130 per arrivare fino al 126,5% nel 2021”. “Non rinunceremo a ciò che abbiamo scritto nel Contratto di Governo – ha sottolineato il premier -, non erano promesse elettorali”.

Di Maio ha parlato tra le altre cose, di IRES per le imprese, Pensione di Cittadinanza e Reddito di Cittadinanza. “Un abbassamento dell’IRES per le imprese che investono e assumono e più stabile è il contratto, più si abbasserà l’IRES”, ha spiegato il Vicepremier aggiungendo: “Pensione di Cittadinanza, Reddito di Cittadinanza, centri per l’impiego e Fondo truffati per le banche, sono le quattro misure che verranno finanziate nel 2019, 2020 e 2021”. “Abbassiamo gli obiettivi di deficit, senza penalizzare le misure fondamentali di una Legge di Bilancio che per la prima volta ripaga il popolo italiano di tante ruberie e tanti sprechi”, ha aggiunto il Ministro del Lavoro.

Il Ministro Tria ha spiegato:  “Avevamo promesso di aumentare il tasso di crescita per eliminare il gap con la UE, che è stato dell’1% l’anno da oltre 10 anni. Con questa Manovra arriveremo a dimezzare il gap tra il tasso di crescita italiano e il tasso di crescita UE nel primo anno, nel 2019”. Tria ha poi aggiunto: “Nel profilo di deficit previsto, del 2,4%, 2,1% e 1,8% nel terzo anno, nel primo anno ci sono 0,2 punti percentuali di investimenti addizionali, nel secondo 0,3 di investimenti, nel terzo anno 0,4 di investimenti addizionali. Questo descrive la qualità della Manovra: puntiamo ad avere gli investimenti pubblici come strumento principale per lavorare sulla crescita”.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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