Musica

Enrico Ruggeri illumina la notte a Muggiò

Grande successo per il cantautore milanese che ieri sera ha proposto in versione acustica i suoi più grandi successi

Milano, 16 settembre – Nella splendida cornice del Parco di Villa Casati a Muggiò, in provincia di Monza Brianza, ieri sera si è esibito Enrico Ruggeri. Il noto cantautore milanese ha proposto molti dei suoi successi in versione acustica, accompagnato da Francesco Luppi alle tastiere e Paolo Zanetti alla chitarra. La partecipazione di pubblico è stata tale e tanta da rendersi necessario proiettare il concerto sulla facciata della villa per coloro i quali non sono riusciti a prendere il biglietto: un’impresa quasi impossibile, cosa della quale parleremo più avanti in questo articolo.

Tornando alla serata, Ruggeri, nonostante i recenti problemi di salute che lo hanno costretto ad interrompere per un breve periodo il tour estivo, è apparso in gran forma. L’esecuzione dei brani in scaletta ed i momenti in cui, tra una canzone e l’altra, faceva conversazione col pubblico, non hanno lasciato spazio a perplessità.

Il concerto in acustico, come Ruggeri stesso ha affermato, è stato un modo per sottolineare quel “chiaroscuro” contestualizzato nel suo fare musica dal vivo: non sempre solo una band al completo, ma anche situazioni più intimistiche come il solo accompagnamento di chitarra e tastiera. Una “linea editoriale” che fa di questo poeta, una delle figure più poliedriche del panorama musicale italiano: un artista di raro spessore che riesce in qualunque cosa possa metter mano e non solo su un microfono o una chitarra. Ruggeri sappiamo infatti essere anche un apprezzato scrittore di libri ed un eccellente conduttore televisivo e radiofonico. Uomo di rara eleganza ed acuta intelligenza ben miscelata da sottile ironia, nato artisticamente nelle cantine sino ad arrivare a consacrarsi nella Musica con la ‘M’ maiuscola.

Il ‘Rrouge’ apre il concerto con un brano scritto anni fa per Fiorella Mannoia: ‘I dubbi dell’amore’ al quale segue un altro immarcescibile successo, ‘Il portiere di notte’. Enrico poi, tocca il recentissimo passato con ‘Crudele poesia’, brano eseguito con i Decibel nella prima fase della loro reunion, quella di ‘Noblesse oblige’. Seguono ‘Ti avrò’ ed un medley delle canzoni che ha portato alle varie edizioni del Festival della Canzone Italiana di Sanremo, a partire dal 1984: ‘Nuovo swing’, ‘Rien ne va plus’, ‘Nessuno tocchi Caino’ (eseguita al Festival nel 2003, in coppia con Andrea Mirò), ‘Il primo amore non si scorda mai’. Ruggeri stacca temporaneamente dal medley sanremese a vantaggio di ‘Polvere’, per tornarvi con ‘Primavera a Sarajevo’. Ed è sulle note di ‘Polvere’ che lo zoccolo duro dei suoi ammiratori abbandona le sedie per andare sotto al palco. Chi frequenta i concerti di Ruggeri, sa che questa non è una novità, oltre ad essere una cosa che Enrico ama particolarmente: lui che non rinuncia mai a “stendere un ponte” tra il palco e chi vi sta di fronte. Un altro intervallo riempito dalle note de ‘Il mare d’inverno’ e si torna idealmente al Teatro Ariston con la recentissima ‘Lettera dal Duca’. Entusiasmo e brividi sono da vendere.

Ruggeri presenta quindi i due eccellenti musicisti che completano l’‘Acustic Trio’: Francesco Luppi alle tastiere e Paolo Zanetti alla chitarra. Enrico non dimentica neanche coloro i quali cominciano a lavorare prima di lui per far sì che la serata abbia pieno successo: sono gli allestitori del palco, i tecnici delle luci e del suono, il suo staff. Non ultima, ieri sera, l’Amministrazione comunale di Muggiò e le realtà associative che lo hanno voluto ad esibirsi nel Comune brianzolo.

Il pubblico è in visibilio e Ruggeri ne trae giovamento per l’anima e per le interpretazioni successive: un giovamento che trasferisce sulle note di ‘Peter Pan’ e ‘Quello che le donne non dicono’.

Il Trio lascia il palco ma solo temporaneamente: ci sono ancora energie e tempo per le ultime tre canzoni. ‘La vie en Rouge’, ‘Contessa’ e ‘Mistero’ (quest’ultima vincitrice di Sanremo 1993), chiudono una serata destinata a restare nella memoria e nel cuore di chi pensa a Ruggeri come ad “uno di famiglia” e lui fa sempre di tutto perché così sia.

Sarebbe stato un peccato perdere questa serata di musica d’elevata caratura. A tal proposito va detto che la partecipazione dei più fervidi sostenitori di Ruggeri, rischiava di essere penalizzata da un’organizzazione non proprio brillante. Delle difficoltà nel reperire i biglietti e dei malumori che la cosa aveva suscitato, ne avevamo diffusamente parlato in un precedente articolo. Il malcontento non è passato inosservato e, grazie allo stesso Ruggeri insieme a Stefania Alati, Stefano Lamberini, Serena Stamilla e Marco Poggioni, il Fans Club ha potuto contare su posti riservati. Un aspetto che Stefano Bongiovanni, amministratore del gruppo Facebook, ‘Enrico Ruggeri Fans Club’, ha voluto sottolineare in un post, ringraziando anche Monica Merazzi e Luca Agnolazza per “aver fatto la fila” allo scopo di recuperare quanti più biglietti possibile. Non ultimo per importanza nei ringraziamenti, il Comune di Muggiò. “Eravamo in 36”, ha sottolineato Bongiovanni riferendosi ai membri del Fans Club che ovviamente conta numeri ben più corposi. 36 che valevano per 360, aggiunge chi scrive ed ha avuto l’opportunità, sempre grazie a Stefano Bongiovanni e a chi si è impegnato in questa direzione, di vivere la magia di un irripetibile momento.

Antonio Marino

Foto: Antonio Marino/ Enrico Ruggeri Fans Club

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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