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Europei Under21: una bella Italia batte il Belgio 3-1

Ma la qualificazione non dipende più dagli azzurrini

In un Europeo che assume contorni maledetti, l’Italia Under 21 guidata da Gigi Di Biagio liquida per 3-1 il Belgio nell’ultimo incontro del girone A ed è seconda in classifica, collocazione che potrebbe non essere sufficiente agli Azzurrini per intrufolarsi tra le prime quattro squadre del torneo. La Spagna, viceversa, sommerge per 5-0 la Polonia (in testa al raggruppamento ad inizio partita) e si impossessa della vetta, accedendo alle semifinali.

Consapevole della necessità di vincere, e di doverlo fare nella misura più larga possibile, al “Mapei” di Reggio Emilia Di Biagio schiera un’Italia ad elevata trazione offensiva. Davanti a Meret, la difesa a quattro è composta da Calabresi e Pezzella a presidiare le corsie, con Bastoni e Mancini a costituire la coppia centrale; insieme agli intoccabili Barella e Mandragora, il tecnico romano opta per Locatelli. In avanti, Cutrone opera da riferimento centrale, mentre Chiesa e Pellegrini giocano da esterni. Nel Belgio, fanalino di coda del girone, merita una menzione l’allenatore Johan Walem, vecchia conoscenza del nostro calcio con oltre 130 presenze in Italia tra Udine, Parma, Torino e Catania; perno del centrocampo dei belgi è poi Stephane Omeonga, in prestito agli scozzesi dell’Hibernian dal Genoa.

Le sorti dell’incontro non appaiono mai in discussione, con gli Azzurrini che si approcciano al match in maniera arrembante fin dalle battute iniziali. Chiesa e Pellegrini sono vispi ma non inquadrano lo specchio; serve il minuto 44 perché l’Italia sfondi, con Barella che ribadisce in rete una propria conclusione respinta dal portiere De Wolf.

Al 53° minuto giunge il raddoppio con Cutrone che di testa angola dolcemente un cross di Pellegrini; successivamente, diluviano le occasioni per i ragazzi di Di Biagio, vicinissimi al tris con Pellegrini, Mandragora e Cutrone. È però il Belgio a trovare la rete, peraltro bellissima, con la sventola di destro a giro ad opera di Verschaeren al minuto 79. L’Italia non allenta la pressione e dopo un palo colpito da Mancini, all’88° trova il 3-1 con un destro all’incrocio dei pali di Chiesa che conclude magnificamente un’azione personale.

L’Italia, seppur brillante in tutti e tre i match del girone, si trova ora a dover rimpiangere gli sventurati novanta minuti con la Polonia; perché il secondo posto risulti sufficiente a regalare il passaggio in semifinale ai ragazzi di Di Biagio, questa sera la Danimarca non dovrà sconfiggere la già eliminata Serbia con più di tre gol di scarto. Ma non basta, perché il vero ago della bilancia risiede in Francia-Romania di domani sera; entrambe con 6 punti, in caso di pareggio accederebbero ambedue alle semifinali, costringendo l’Italia ad ingoiare un biscotto amarissimo.

Gigi Bria

Foto: Sportmediaset

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Gigi Bria

Le cose migliori arrivano per caso. Per caso, ormai dieci anni fa, iniziai ad insegnare diritto ed economia politica in una scuola superiore di Milano. Sempre per caso, qualche anno fa, mi fu proposto di scrivere. Ho visto "La Voce" quando era ancora un embrione; ora è il giovane figlio di cui mi prendo cura ogni giorno parlando di sport e dirigendone la relativa redazione. Seguo il mondo del calcio, confidando di riuscire a non far mai trasparire la mia pur blanda fede calcistica.
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