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Famiglie e Stato: cosa sta succedendo davvero?

Negli ultimi tempi sono tante, troppe le famiglie piegate dal Covid-19. Ma cosa sta facendo davvero lo Stato per aiutarle?

Nel corso degli ultimi tempi, attanagliati dalla pandemia di Covid-19 che da mesi ha invaso le nostre vite, rendendo difficile la quotidianità, sappiamo quanto lo Stato si sia impegnato per rimettere in “ordine” la situazione critica. Tante volte, quindi, sono stati presi provvedimenti che hanno soddisfatto a pieno i cittadini, anche se questo ha significato limitare le loro vite in maniera netta, altre, tuttavia, le cose non sono andate proprio così. Molte famiglie, infatti, specialmente negli ultimi tempi, hanno deciso di esporsi, lamentando una “totale mancanza di decreti a loro favore” da parte dello Stato, il quale, ricordiamolo, si è ritrovato ad affrontare una situazione senza precedenti, lasciando quindi qualche nervo scoperto. Sono tantissime le storie di famiglie messe in ginocchio dall’emergenza e un esempio è il fatto che si siano superati  i 37.000 euro della quota dei contributi erogati dal fondo promosso insieme da Caritas e San Vincenzo di Monza, per sostenere le famiglie in difficoltà economica a causa del coronavirus. Dunque, ancora una volta, ci ritroviamo di fronte ad uno Stato che cerca di fare del suo meglio per aiutare, ma non sempre ci riesce e per questo devono intervenire altri fondi, altri sostegni sia economici che psicologici. L’appello arriva da tante famiglie che, oggi, non hanno più da mangiare e di che sfamare la propria prole, arriva prima di tutto da persone che, prima della pandemia, riuscivano a stento a reggere quei ritmi economici imposti dalla realtà in cui viviamo:

“Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti per continuare a sostenere famiglie che sperimentano la povertà, magari per la prima volta e per poche settimane soltanto, ma è pur sempre un’esperienza bruttissima e umiliante”.

Uno dei segnali di allarme, sicuramente uno di quelli che più ci fa riflettere, è il fatto che si siano quasi dimezzate le iscrizioni ai nidi comunali per l’incertezza sulla ripresa del servizio e per un fattore economico. Le famiglie non possono permettersi troppe spese, considerando che è anche difficile fare la spesa. Tante sono state le iniziative per far ripartire in sicurezza le famiglie, tra cui una presentata proprio oggi, promossa dalla Family Support centre di Croce Rossa italiana e Salvamamme di Roma. Eppure ci si chiede ancora come mai queste iniziative non provengano dallo Stato, che dovrebbe essere il primo fautore di sostegni, iniziative, aiuti verso i più bisognosi.

Carlotta Casolaro

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Redazione La Voce

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