Politica

FASE 2. “ESCLUDO UNA PATRIMONIALE”: PAROLA DI CONTE

Il premier parla della situazione economica del Paese a seguito del coronavirus e garantisce la tenuta della maggioranza

Nel corso di un’intervista rilasciata a Massimo Giannini, nuovo direttore de ‘La Stampa’, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte ha parlato della situazione economica italiana a seguito dell’epidemia di coronavirus.

“Escludo una patrimoniale. Il nostro debito rimane sostenibile, nel quadro di un risparmio privato molto cospicuo e di una resilienza particolarmente spiccata del nostro intero sistema economico”, ha affermato il premier.

Per quanto riguarda il declassamento del nostro Paese per mano di Fitch, Conte ha detto: “Il declassamento è ingiustificato ma non mi ha rubato il sonno. A me preoccupano, invece, le famiglie in difficoltà, i lavoratori che rischiano di perdere il lavoro, gli autonomie le imprese che rischiano di chiudere. La maggior parte del debito aggiuntivo che dovremo collocare per fronteggiare la crisi sarà coperta dal programma di acquisti della BCE. Ci stiamo adoperando affinché i pagamenti per gli interessi – al netto della quota che ci viene retrocessa dalla Banca d`Italia a seguito dei suoi acquisti – risultino alla fine in linea con quelli attuali”.

“Sono fortemente convinto che un sistema come il nostro non abbia affatto bisogno di investiture messianiche, né di uomini investiti di pieni poteri”, ha detto ancora Conte. “Dobbiamo essere orgogliosi di avere rispettato l’equilibrio tra poteri costituzionali, inserendo i Dpcm”. Il Capo del Governo non ha dubbi sulla solidità della maggioranza. In particolare, con Italia Viva “stiamo lavorando bene”. Conte ha escluso larghe intese e sulla possibilità di Mario Draghi premier al suo posto, ha liquidato la cosa come un “chiacchiericcio”.

L’ingresso nella Fase 2, ha spiegato Conte, non è casuale ma reso possibile dal “poderoso sforzo collettivo che abbiamo fatto tutti insieme e che ci ha permesso di ricondurre a un livello accettabile la soglia del contagio. Questa nuova fase ci è costata enormi sacrifici ed è per questo che non può essere intesa come un liberi tutti…”. “Dobbiamo continuare a rispettare le regole sul distanziamento fisico – ha aggiunto -. Evitiamo gesti di disattenzione o, peggio, un’opera di rimozione collettiva. Il virus continua a circolare tra noi, siamo ancora in piena pandemia. Ho anche anticipato un cronoprogramma di massima, per pianificare una ripresa sicura e sostenibile”.

Parlando poi del lockdown della Fase 1, Conte ha ricordato che “il governo ha stanziato 36 miliardi di euro per sostenere i lavoratori e 40 per le imprese, a cui si aggiungono le azioni per attivare moratorie su mutui e prestiti e per porre garanzie sulla liquidità a beneficio delle aziende. E’ vero, ci lasciamo alle spalle un Primo Maggio estremamente triste, ma questo non deve impedirci di ricordare la centralità del lavoro e di ringraziare ancora una volta le tante persone che con i loro sforzi hanno permesso al Paese di resistere e di contrastare l`avanzata del virus. Ora, però, è il momento di ripartire”.

“C’è delusione da parte di molti operatori economici e li capisco – ha detto il premier -. Per riavviare il circuito economico di beni e servizi meno necessari occorre che i clienti si sentano sicuri e protetti”. “Nei giorni scorsi il ministro Speranza ha adottato il provvedimento che definisce le soglie-allarme: uno strumento fondamentale della strategia di contenimento del contagio per la Fase 2”.

“Se nei prossimi giorni avremo risultati positivi, potremo anche valutare di anticipare alcune riaperture venendo incontro ad alcune specifiche richieste delle Regioni. Ma una cosa è riaprire sulla base di verifiche agganciate ad accurati parametri che tengano conto dell`andamento epidemiologico, altra cosa è farlo in base a iniziative estemporanee”, ha rimarcato Conte.

Circa l’introduzione della App di contact tracing, il premier ha spiegato: “Prima della diffusione di Immuni su tutto il territorio nazionale è necessario effettuare dei test e questo richiede tempi tecnici che non possono essere compressi. La App è su base volontaria, si affiancherà ad altri strumenti di contact tracing e si basa sulla tecnologia Bluetooth Low Energy. Questa scelta permette di rispettare la privacy dei cittadini in quanto la persona non è geolocalizzata”.

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Redazione La Voce

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