Politica

GOVERNO, CASALINO SHOCK: “AL MEF OBBEDISCANO O LI FAREMO FUORI”

Divampa la polemica: le opposizioni chiedono le dimissioni, il M5s lo difende

Roma, 22 settembre – Una nuova polemica infiamma questi giorni della politica di fine estate. Stavolta, nell’occhio del ciclone è finito il portavoce di Palazzo Chigi, il pentastellato Rocco Casalino. In un audio WathsApp catturato in un bar, i cui contenuti sono stati resi noti da ‘La Repubblica’ e da ‘Il Giornale’, l’esponente politico si lascia andare ad affermazioni pesantissime all’indirizzo dei funzionari del Ministero dell’Economia.

“Se non si trovano i soldi per il reddito di cittadinanza, noi del M5s per tutto il 2019 ci dedicheremo a far fuori una marea di gente del Mef”, ha affermato Casalino parlando con un misterioso personaggio che mai interviene nelle parole del portavoce della presidenza del Consiglio. “Sarà una cosa ai coltelli…”, ha aggiunto.

“Ormai si è capito che Tria c’entra relativamente – ha detto ancora Casalino – ma al Ministero c’è una serie di persone che è lì da decenni, che proteggono il solito sistema e non ci fanno capire dove si possono trovare nel bilancio questi 10 miliardi del c…”. “Se vuoi far uscire una cosa simpatica – dice ancora il responsabile della comunicazione di Palazzo Chigi -, scrivi che nel Movimento è pronta la megavendetta” nei confronti dei funzionari del Ministero che Casalino accusa di “ostruzionismo”.

Parole, quelle di Casalino, che non possono essere circoscritte ad una boutade, ma anticipatrici di quelle che sembrano essere intenzioni concrete ma che giungono in un momento delicatissimo per le sorti dell’Esecutivo Conte, chiamato ad approvare il Documento di Programmazione Economica e Finanziaria, oltre alla Legge di Bilancio: due capitoli ancora tutt’altro che definiti.

Naturalmente, quanto detto da Casalino ha scatenato la reazione delle opposizioni che hanno chiesto a gran voce le dimissioni del portavoce di Conte. Il Segretario del Partito Democratico, Maurizio Martina ha definito le affermazioni, “parole inaudite”. Non da meno il presidente della Regione Lazio, il Dem Nicola ZIngaretti che parla di “arroganza di potere”. Per Forza Italia, è intervenuto il Senatore Maurizio Gasparri: “Se un qualsiasi altro portavoce di Governo avesse fatto quello che ha fatto Casalino, sarebbe stato costretto alle dimissioni immediate. Minacce nei confronti dei dirigenti del Ministero del Tesoro diffuse con WhatsApp sonori per far capire chi comanda. Una vergogna assoluta”.

Dal Movimento Cinque Stelle, levata di scudi in difesa di Casalino. In un post pubblicato sul blog del Movimento si legge: “Quello che è stato ripetuto per l’ennesima volta ai giornalisti De Angelis e Salvatori da Rocco Casalino, e che oggi campeggia su tutti i giornali, era la linea del M5s detta e ridetta in tutte le salse”.  “Siamo assolutamente convinti (ed è sotto gli occhi di tutti) che nei ministeri c’è chi ci rema pesantemente contro”, aggiunge il post.

Quest’ultima polemica su Casalino, va ad aggiungersi a quella di alcuni giorni fa, quando erano stati espressi commenti negativi sul suo stipendio: 169mila euro lordi all’anno, più di quello che guadagna il premier Conte. La reazione di Casalino era stata veemente: “Il M5s è sempre stato per la meritocrazia, abbiamo sempre criticato i privilegi ingiustificati e il mancato riconoscimento, anche economico, delle competenze professionali”.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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