Politica

GOVERNO: FIORAMONTI SI DIMETTE, DIVAMPA LA POLEMICA

Il Ministro della P.A., Dadone attacca: "Chi ha coraggio non scappa". Meloni (FdI): "Uno dei peggiori ministri che l'Italia repubblicana abbia avuto"

Ha scelto l’antivigilia di Natale per porre fine alla sua esperienza di Governo: il Ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, ha rassegnato le proprie dimissioni, consegnando le deleghe al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, tramite una lettera datata 23 dicembre.

Le dichiarazioni di Fioramonti che ha scelto Facebook per renderle note, hanno sollevato un vespaio di polemiche all’interno del Movimento Cinque Stelle, schieramento politico di suo riferimento, come all’opposizione con il duro attacco della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

“La verità è che sarebbe servito più coraggio da parte del governo, soprattutto in un ambito cruciale come l’università e la ricerca. Pare che le risorse non si trovino mai quando si tratta della scuola, eppure si recuperano centinaia di milioni di euro per altre finalità quando c’è volontà politica”, ha affermato l’ex Ministro nel suo post sul noto social.

“Alcuni mi hanno criticato per non aver rimesso il mio mandato prima, visto che le risorse era improbabile che si trovassero. Ma io ho sempre chiarito che avrei lottato per ogni euro in più fino all’ultimo, tirando le somme solo dopo l’approvazione della Legge di Bilancio. Ora forse mi criticheranno perché, in coerenza con quanto promesso, ho avuto l’ardire di mantenere la parola”, ha aggiunto Fioramonti.

“Lo sapeva bene Piero Calamandrei quando scriveva che “se si vuole che la democrazia prima si faccia e poi si mantenga e si perfezioni, si può dire che la scuola a lungo andare è più importante del Parlamento, della Magistratura, della Corte Costituzionale”, ha scritto ancora l’esponente pentastellato.

Pressoché immediata la replica del Ministro della Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, anche lei organica al M5S che, pur senza mai citare Fioramonti, sempre su Facebook ha scritto: “Trovo stucchevole che chi professi coraggio agli elettori poi scappi dalle responsabilità politiche. Se hai coraggio, non scappi. Se condividi davvero una battaglia, non scappi, ma mangi sale quando devi e porti avanti un progetto (ammesso che lo si abbia mai realmente condiviso). La coerenza è per lo più un pregio, ma a volte rischia di sconfinare nella sterile testimonianza che, peraltro, si addice poco a chi occupa posizioni di responsabilità”.

Infinitamente più diretta e dura la leader di FdI, Giorgia Meloni la quale ha dichiarato: “Non sentiremo la mancanza del ministro Fioramonti, che avrebbe dovuto rassegnare le sue dimissioni già da tempo per i suoi post ignobili e deliranti contro le Forze dell’Ordine e le donne. Lo ha fatto solo dopo l’approvazione della Manovra, ammettendo il fallimento su scuola e università di un governo guidato da un professore.  La sua eredità è un pessimo decreto scuola e la sciagurata invenzione di sugar e plastic tax, due folli tasse che mettono a rischio migliaia di posti di lavoro in Italia. Senza contare la sua proposta di aumentare l’Iva, come ci riportano alcune indiscrezioni di stampa di queste ore. Se ne va uno dei peggiori ministri che l’Italia repubblicana abbia avuto. E ora questo governo faccia un altro bel regalo agli italiani: vada a casa”.

Ora, in attesa della nomina di un nuovo Ministro, l’interim sarà assunto dal premier Conte.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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