Politica

GRILLO: “ABOLIAMO LE ELEZIONI. PARLAMENTARI A SORTEGGIO”

La proposta del fondatore del M5s: progetto politico o provocazione?

Roma, 28 giugno – Difficile capire se si tratta di una provocazione o di un progetto politico. Certo è che il fondatore del Movimento Cinque Stelle, ha pubblicato sul suo blog l’idea di abolire le elezioni popolari ed estrarre a sorte i parlamentari.

Grillo ritiene che l’attuale sistema di voto popolare “è rotto, non funziona. Perché allora non cambiare e scegliere le persone che andranno in Parlamento sorteggiandole?”. Per poter uscire da questa situazione, l’idea di Grillo consiste in quella che lui chiama, “sortition”, ovvero “selezione casuale”.

Il padre nobile dei pentastellati entra nel merito della proposta: “L’intuizione è di un certo Brett Hennig ed è molto semplice: selezioniamo le persone a sorte e le mettiamo in Parlamento. Sembra assurdo, ma pensateci un attimo. La selezione dovrebbe essere equa e rappresentativa del Paese. Il 50% sarebbero donne. Molti sarebbero giovani, alcuni vecchi, altri ricchi, ma la maggior parte di loro sarebbero gente comune. Sarebbe un microcosmo della società”.

Introdurre questa innovazione comporterebbe “un importante effetto collaterale”. Spiega Grillo: “Se sostituissimo le elezioni con il sorteggio e rendessimo il nostro Parlamento veramente rappresentativo della società, significherebbe la fine dei politici e della politica come l`abbiamo sempre pensata. Non è così pazza come idea. La selezione casuale è stata un elemento chiave del modo in cui si è svolta la democrazia nell’antica Atene”.

Le radici della proposta di Grillo affondano nell’antica società ateniese. A tal proposito, parla di “demarchia”. “Anche Aristotele – rimarca Grillo -, nella sua Retorica, definisce la democrazia stessa come la forma in cui si estraggono a sorte i rappresentanti”. Gli antichi ateniesi, prosegue, “selezionavano a caso i cittadini per occupare la maggior parte dei loro posti politici. Sapevano che le elezioni erano dispositivi aristocratici. Sapevano che i politici di carriera erano una cosa da evitare. E penso che ora sappiamo anche noi queste cose. Ma più interessante dell’antico uso della selezione casuale è la sua moderna rinascita”.

Grillo è convinto che la cosa possa funzionare. “La riscoperta della legittimità della selezione casuale in politica – prosegue – è diventata così comune negli ultimi tempi, che ci sono semplicemente troppi esempi di cui parlare. Certo, so bene che se provate a chiedere chi è d’accordo troverete molti pareri sfavorevoli. Ma vi dico un fatto sorprendente. Funziona”.

Il pentastellato numero uno chiama in causa gli attuali sistemi dai quali “emerge un fatto: se date alle persone la responsabilità, agiscono in modo responsabile. Non fraintendetemi, non dico che è perfetto. La domanda giusta è: funziona meglio? Per quanto mi riguarda, la risposta è SI. Proprio in questi anni si sta sperimentando la selezione naturale. Possiamo introdurla nelle scuole, nei luoghi di lavoro e in altre istituzioni, come sta facendo ‘Democracy In Practice’ in Bolivia. Possiamo tenere giurie politiche e assemblee di cittadini, come sta facendo la New Democracy Foundation in Australia, o come sta facendo il Jefferson Center negli Stati Uniti e come sta facendo il governo irlandese in questo momento o come la Fondazione Sortition sta facendo nel Regno Unito. Forse il primo passo sarebbe una seconda Camera nel nostro Parlamento, piena di persone scelte a caso, un Senato dei cittadini, se volete. C’è una campagna per un senato popolare in Francia e un’altra campagna in Scozia. Sarebbe come un cavallo di Troia nel cuore del governo. E poi sostituire le elezioni con il sorteggio”.

Stando al suo parere, per Grillo “oggi stanno accadendo cose incredibili. Si sta mettendo in discussione tutto. Le idee di queste persone non sono così strane come appaiono. Io ne so qualcosa. Come diceva René Descartes, ‘se vuoi veramente conoscere la verità, almeno una volta nella vita devi dubitare, il più profondamente possibile, di tutte le cose”.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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