Politica

I MIGRANTI DELLA SEA WATCH RICORRONO ALLA CORTE DI STRASBURGO

Salvini: "Nave olandese, Ong tedesca: metà immigrati ad Amsterdam, l'altra metà a Berlino"

I migranti a bordo della ‘Sea Watch 3’ hanno presentato istanza alla Corte Europea di Strasburgo affinché intervenga per impegnare l’Italia a farli sbarcare. L’azione legale avviene a 12 giorni da quando la nave si è fermata al largo di Lampedusa con 36 migranti a bordo. Ora, la Corte potrebbe chiedere all’Italia di adottare “misure urgenti che servono ad impedire serie e irrimediabili violazioni dei diritti umani”.

L’atto della ‘Sea Watch 3’ non è stato gradito dal Ministro dell’Interno e Vicepremier, Matteo Salvini che, polemico, ha commentato: “L’Unione Europea vuole risolvere il problema Sea Watch? Facile. Nave olandese, Ong tedesca: metà immigrati ad Amsterdam, l’altra metà a Berlino. E sequestro della nave pirata. Punto”.

La portavoce della ONG, Giorgia Linardi, ha voluto precisare che il ricorso non è stato inoltrato dall’Organizzazione Non Governativa, “ma dai singoli individui presenti a bordo”. “Loro – ha spiegato la Linardi – hanno il diritto di adire i propri diritti umani alla Corte europea. In particolare il ricorso è stato fatto in riferimento all’articolo 3 che descrive quello a bordo come un trattamento inumano e degradante. Si chiede quindi alla Corte di indicare all’Italia delle misure che possano in qualche modo ridurre le sofferenze cui le persone sono costrette in questo momento, nell’interesse della tutela della loro dignità”.

Da parte della Commissione Europea, si rileva l’apprezzamento verso il nostro Paese a seguito dell’aver “proceduto all’evacuazione di un numero di persone dalla ‘Sea Watch 3’ per ragioni mediche”. Tuttavia, la Commissione UE ha rivolto un appello ai Paesi membri per trovare “una soluzione per le persone che sono rimaste a bordo”. L’Unione “continuerà a fare tutto il possibile, nell’ambito delle nostre competenze, per sostenere e coordinare eventuali sforzi di solidarietà”.

“Continuiamo a seguire da vicino la vicenda – hanno affermato ancora da Bruxelles -. Quanto sta avvenendo dimostra che sono urgentemente necessarie soluzioni per sbarchi prevedibili e sostenibili nel Mediterraneo”. “La Commissione ha sollecitato gli Stati membri a concordare disposizioni temporanee dopo gli sbarchi per garantire una maggiore prevedibilità per tutti coloro che sono coinvolti nella ricerca e nel salvataggio”.

Antonio Marino

Mostra Altro

Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
Pulsante per tornare all'inizio