Politica

IL CONTE NON FA I CONTI CON MATTARELLA CHE LO RIDIMENSIONA SULL’ECONOMIA

Savona al MEF continua ad essere sgradito al Colle

Se il premier in pectore, Giuseppe Conte ed i partiti che lo sostengono, Lega e Movimento Cinque Stelle, credevano di andare a dettar legge al Quirinale, hanno fatto male i loro calcoli. Dopo una giornata di consultazioni tra i partiti ed incassato una robusta pletora di no alla fiducia, Conte trova davanti a sé una strada piuttosto tortuosa.

Ennesimo problema che si pone tra il difensore civico degli italiani e la poltrona di Palazzo Chigi, è rappresentata da chi dovrà ricoprire il ruolo di titolare di uno dei Dicasteri più delicati: quello dell’Economia. I toni imperativi sul nome di Paolo Savona come Ministro dell’Economia e dello Sviluppo Economico, hanno irritato non poco il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che ha dichiarato: “Nessun veto, ma niente diktat”, sul nome di Savona. Alle affermazioni del Quirinale ha replicato in tutta fretta per chiarire, il leader della Lega, Matteo Salvini: “Non un diktat ma un suggerimento, Savona il migliore”. Conte ha dovuto fare da pontiere tra i partiti che lo sostengono ed il Quirinale. Con quale esito, lo scopriremo solo vivendo le prossime ore/giorni. Appare certo comunque che, prima di martedì, l’avvocato degli italiani starà alla larga da Mattarella, in attesa che passi la buriana. Trascorrerà questi giorni ad ultimare il compitino da sottoporre al Capo dello Stato.  ” I ministri che proporrò saranno politici, così come il sottoscritto”, ha affermato l’avvocato degli italiani.

Intanto, Lega e M5s, preso atto dell’umore nero di Mattarella per quanto afferente al nome proposto per il Ministero dell’Economia, nella serata di ieri provano a buttare acqua sul fuoco. A parlare è il capo politico del Movimento Cinque Stelle, Luigi Di Maio che afferma: “Dei ministri se ne occuperanno Conte e il presidente Mattarella”.  Alle parole di Di Maio fanno ecco quelle di Matteo Salvini: “Lasciamo a Conte l’onore e l’onere di proporre a chi di dovere nomi e ruoli di chi si farà carico di realizzare quello che gli italiani si aspettano. Ma quali diktat… – prosegue il Segretario del Carroccio – la nostra è una proposta, non un’imposizione. Non capisco quale sia la motivazione del ‘no’ a una persona come Savona. Noi andiamo a consigliare, a suggerire e a mettere a disposizione…”, ha aggiunto Salvini.

Praticamente hanno lasciato il cerino in mano a Conte e Mattarella, sfilandosi entrambi con consumata maestria.

Ciononostante, a margine di questa convulsa giornata, Conte riesce a vedere qualcosa di buono, rilevando utilità nelle consultazioni finalizzate al varo del nuovo governo.

Nel frattempo, “er tribuno de noantri“, per dirla alla romanesca, incontra i malcapitati che sono rimasti truffati dalle banche e che, nel buio della disperazione, vanno a chiedergli lumi sul loro avvenire: “Sono persone che chiedono il rispetto dei diritti e che il loro risparmio venga tutelato. La tutela dei risparmi sarà uno dei principali impegni di questo governo del cambiamento: chi ha subito truffe o raggiri sarà risarcito”, dice Conte.

Non male come risposta, per essere uno che coltiva rapporti di amicizia con “Miss Etruria“, Maria Elena Boschi, la quale però, quasi dimenticavo, ignorava cosa stesse accadendo nella banca amministrata da papà.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo

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