Politica

IL GOVERNO ITALIANO PRONTO AL SEQUESTRO DELLA NAVE DELL’ILLEGALITA’

Salvini e Toninelli non arretrano: i migranti saranno soccorsi ed i fiancheggiatori dei trafficanti di uomini, perseguiti

Il nuovo corso della politica italiana in fatto di migranti, non intende dare segni di cedimento. La linea stabilita dal Ministero dell’Interno e da quello dei Trasporti, rispettivamente diretti da Matteo Salvini e Danilo Toninelli non fa sconti a nessuno e sebben qualcuno voglia far passare questa linea per razzista, è l’unica praticabile, data la situazione.

L’ultima grana in ordine di arrivo è causata dalla solita ONG, la Lifeline che ieri, pur essendo in acque libiche, ha impedito l’intervento della Guardia Costiera di Tripoli, facendo salire a bordo della propria nave, 224 migranti con l’ovvia intenzione di scaricarli in territorio italiano. I fiancheggiatori dei trafficanti di uomini, sono talmente a posto con la loro coscienza che, pur essendo tedeschi, vanno in giro con battendo bandiera olandese, Paese che giustamente ne ha preso le distanze in sede europea.

La risposta del governo di Roma, di fronte all’ennesimo atto di barbarie, è stata quella di intervenire con durezza. Il Ministro Toninelli ha annunciato: “Salveremo le vite umane che sono sulla Lifeline, poi sequestreremo la nave” e l’equipaggio finirà sotto processo per favoreggiamento all’immigrazione clandestina, se penserà di sbarcare in Italia, considerando che la Lifeline “opera fuori da ogni regola, fuori dal diritto internazionale”. Toninelli ha sottolineato che “la nave ha imbarcato profughi contravvenendo alle istruzioni della guardia costiera libica che stava intervenendo”. “La Lifeline non si può muovere – ha proseguito Toninelli -, ha una capienza di 50 persone e ha 224 migranti a bordo che non vuole dare alla Libia nonostante siano in mare libico, Ci assumiamo noi la responsabilità di portarli sulle navi della nostra Guardia costiera, la porteremo in Italia dove dovrà fermarsi perché la sequestreremo: è una nave apolide che non può navigare in acque internazionali”.

A rafforzare le parole di Toninelli, quelle del vicepremier Matteo Salvini: “Le Ong nei porti italiani non metteranno più piede”. “Queste navi che ci sono nel Mediterraneo – ha proseguito Salvini – non fanno volontariato, aiutano il traffico di esseri umani. Questa Lifeline non ascolta la guardia costiera italiana, ostacola la Guardia Costiera libica, usa questi disperati come merce”. “Le navi della Marina italiana e della guardia costiera italiana, che negli ultimi anni hanno fatto un lavoro meritorio e eccezionale, salvando centinaia di migliaia di di vite, stiano vicine alle coste italiane, proteggano e salvano vite nei pressi delle coste italiane: ci sono altri che possono e devono intervenire, non possono lavarsi la coscienza, come le autorità tunisine e maltesi. Intervengano: non possiamo più farci carico da soli dei costi e dei costi sociali conseguenti a un’immigrazione fuori controllo. Niente di eclatante: rispetto delle regole e buon senso”, ha aggiunto Salvini.

Con un’incredibile faccia tosta, nonostante la maschera sia caduta, la Lifeline afferma di aver rispettato la legge, agendo in acque internazionali e sollecita un porto sicuro dove attraccare e far sbarcare i 224 migranti. Ed aggiunge che la nave era “il mezzo più attrezzato sulla scena, a causa di una situazione che necessitava di una risposta immediata, la gente era stata presa a bordo”.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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