Politica

Il Ministro della Famiglia, Fontana: “Le famiglie arcobaleno non esistono”. E’ polemica

Insorgono le associazioni, Salvini prende le distanze

Hanno suscitato un’enorme polemica, le dichiarazioni del neo-ministro della Famiglia e Disabilità, il leghista Lorenzo Fontana che, in diverse interviste ha dichiarato: “Le famiglie arcobaleno non esistono” ed ha aggiunto: . Fontana ha parlato anche di aborto, affermando: “Se l’Europa sta invecchiando ha bisogno di fare figli” e “voglio intervenire per potenziare i consultori per cercare di dissuadere le donne ad abortire”.

Immediate le reazioni da parte delle realtà associative Lgbt e dell’Associazione “Famiglie Arcobaleno”.

Marilena Grassadonia, presidente dell’Associazione “Famiglie Arcobaleno”, ha commentato:  “Sono esterrefatta nel vedere un ministro della Famiglia così distaccato dalla realtà in cui vive. I nostri figli non sono una ideologia, sono una realtà. Il ministro Fontana però ha giurato sulla Costituzione e dunque mi aspetto che sia il ministro di tutti gli italiani, anche dei nostri bambini. In Italia esiste un reale pericolo di omofobia e parole come queste possono essere pericolose, proprio nei confronti dei più indifesi, cioè i più piccoli. Ma di fronte a queste affermazioni mi chiedo cosa farà il M5S, alleato di governo della Lega, ma i cui sindaci, in gran parte, stanno trascrivendo i certificati di nascita dei figli delle coppie omosessuali”.

La Grassadonia ha voluto rimarcare il suo pensiero, condividendo sul suo profilo Facebook, un post di ‘Roma Pride’. In un messaggio alla pagina la presidente di “Famiglie Arcobaleno ha scritto: “Le migliori risposte alle parole del neoministro Fontana contro le nostre famiglie sono e saranno sempre le nostre vite, i nostri sorrisi e le nostre compagne di lotta. La storia ci insegna a resistere, l’amore a esistere”.

Andrea Rubera, esponente dei gay cattolici italiani, ha così articolato il suo pensiero, rispondendo alle parole di Fontana dalle colonne de ‘La Repubblica’:  “Purtroppo quello che dice il ministro Fontana è vero, i nostri figli non sono tutelati dalla legge, oggi in Italia esistono delle coppie omosessuali che possono unirsi civilmente, ma la nostra struttura di famiglia non è invece riconosciuta in alcun modo. E i diritti dei nostri bambini ad avere due genitori non sono sanciti dalla legge, bensì dalle sentenze dei tribunali. Eppure noi ci siamo, i nostri figli sono nati dal progetto d’amore di due persone, sono integrati ovunque, i miei ad esempio vanno anche in parrocchia. Per questo la battaglia per il riconoscimento pieno delle famiglie omogenitoriali deve continuare, perché tutti i bambini italiani abbiano gli stessi diritti e le stesse tutele”.

Anche sulle parole del Ministro in merito all’aborto, non sono mancate critiche. Unica voce fuori dal coro, quella del ‘Comitato NO194’ che si batte per l’abrogazione della legge sull’interruzione volontaria di gravidanza ed ha plaudito alle parole di Fontana.

Contro Fontana, anche il Partito Democratico. Alessia Morani ha affermato: “Non permetteremo un nuovo medioevo sulla pelle delle donne”. Matteo Orfini ha commentato: “Le famiglie arcobaleno esistono e sono bellissime”. Non meno duro il giudizio del Sindaco di Milano, Giuseppe Sala: “Sono in totale disaccordo con quelle affermazioni. Nel rispetto delle leggi continueremo la nostra battaglia. La contemporaneità è questa, ignorare una parte consistente della società è profondamente sbagliato. Se il Ministro la vede così, e non è da oggi, vediamo come intenderà svolgere le sue funzioni”.

Il Ministro degli Interni e Segretario della Lega, Matteo Salvini, è entrato nel merito della polemica, prendendo le distanze dalle affermazioni di Fontana, In un’intervista rilasciata a Fanpage, Salvini ha detto: “E’ libero di avere le sue idee, ma non sono una priorità e non sono nel contratto di governo”.

Dal canto suo, Fontana si è difeso parlando di attacchi strumentali. “Non è stato previsto nulla sul ‘contratto’ tra Lega e M5S, è evidentemente una polemica strumentale”, ha affermato il Ministro, aggiungendo: “Il mio obbiettivo è quello di invertire la rotta per quanto riguarda la crisi demografica e per farlo bisogna aiutare la natalità, la maternità, le famiglie. E’ un problema sociale, lo dice anche l’ultimo DPF del governo”.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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