Scienza

Ipoacusia: cos’è e come trattarla

Deriva da un danno riportato dalle cellule sensoriali dell’orecchio interno

L’ipoacusia è una patologia che comporta una riduzione uditiva lieve, media o grave. Può interessare un solo orecchio o entrambi. Si stima che sia affetto da ipoacusia circa il 12% della popolazione mondiale, percentuale che sale al 40% per gli over 65. Sette milioni di persone solo in Italia.

Possibili cause di un’ipoacusia.

Nel 90% circa dei casi l’ipoacusia deriva da un danno riportato dalle cellule sensoriali dell’orecchio interno. Coloro che ne soffrono hanno più difficoltà a udire i suoni alti di lieve intensità e la trasmissione del segnale dall’orecchio al cervello è disturbata. Poiché nell’ipoacusia determinata dall’età tali danni progrediscono per lo più in modo lento e graduale, è raro che gli interessati si rendano immediatamente conto di avere difficoltà a sentire.

Oltre cha all’età, una diminuzione dell’udito può dipendere da svariate cause. Tra queste rientrano ad esempio l’ereditarietà, una malattia dell’apparato uditivo, l’esposizione al rumore. Ma anche il consumo di farmaci, l’alcol e il fumo possono essere alla base del problema.

In molti casi la diminuzione dell’udito è da ricondurre a un tappo di cerume che ostruisce il canale uditivo. In questo caso, per lo più è sufficiente eseguire una pulizia accurata per recuperare l’udito.

Quali malattie si possono associare all’ipoacusia?

Alcune delle patologie che si possono associare a ipoacusia sono:

  • intossicazione da monossido di carbonio
  • ittiosi
  • labirintite
  • meningite
  • morbo di Paget
  • neuroma acustico
  • otite
  • palatoschisi
  • parotite
  • rosolia
  • sifilide
  • sindrome di Down
  • sindrome di Ménière
  • scarlattina
  • tonsillite

Quali sono i rimedi contro l’ipoacusia?

Nel caso in cui l’ipoacusia sia dovuta a un accumulo di cerume è possibile risolverla attraverso opportuni lavaggi. A volte l’operazione non può essere effettuata a casa e l’orecchio deve essere pulito da un medico, soprattutto se il problema è dovuto alla presenza di un corpo estraneo.
Ad ogni modo, se il disturbo interferisce con la qualità della vita, se non si risolve in breve tempo, se peggiora e, soprattutto, se è associato a sintomi come intorpidimento, debolezza, mal di testa o dolore in qualunque altra parte del corpo è bene rivolgersi a un medico.

Cristina Svegliàti

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Redazione La Voce

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