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LA ALAN KURDI SCARICA I MIGRANTI A MALTA E SE NE VA

Italia e Malta scrivono a Bruxelles e chiedono regole

I 65 migranti che si trovavano a bordo della nave ONG, ‘Alan Kurdi’ sono sbarcati al porto de La Valletta, a Malta, dopo un’attesa di 48 ore nelle acque nazionali maltesi.

Il Primo Ministro di Malta, Joseph Muscat. ha dichiarato: “Tutte le persone soccorse a bordo saranno immediatamente ricollocate in altri Stati membri dell’Ue”.

La nave ONG, ultimate le operazioni di sbarco attraverso le navi militari maltesi, è ripartita immediatamente alla volta delle acque maltesi. La Sea Eye, in un tweet ha fatto sapere: “Sessantacinque persone sono state salvate. Noi continuiamo a salvare vite. Ecco perché stiamo tornando nella zona di ricerca e soccorso”.

Sul fronte politico, è sempre guerra aperta tra il Vicepremier e Ministro dell’Interno, Matteo Salvini e le ONG. La portavoce di Mediterranea Alessandra Sciurba, attaccando il leader leghista, ha dichiarato: “Non abbiamo nessuna intenzione di fermarci, dobbiamo tornare in mare immediatamente perché è l’unico modo per sconfiggere i trafficanti favoriti dalle politiche di questo Governo”. Mediterranea è infatti convinta che ci sia stata “una chiara volontà politica di non darci nessuna altra possibilità. La decisione di dirottarci a Malta era pura propaganda politica che voleva trattare le persone come sacchi di patate”. In buona sostanza, secondo la ONG, il Viminale avrebbe creato le condizioni per mettere Mediterranea nella condizione di dire No a tutto. Il Ministero dell’Interno però, respinge le accuse affermando che “la barca della Ong si è sempre rifiutata di entrare in acque maltesi e pretendeva di essere accompagnata dalle autorità italiane fino a 15 miglia da La Valletta”.

Per drenare i flussi migratori dal Mediterraneo, Italia e Malta hanno raggiunto un accordo. Preso atto che l’Unione Europea si farà carico di 58 dei migranti recentemente sbarcati a Malta, i due Paesi hanno inviato una lettera congiunta a Bruxelles nella quale evidenziano l’indispensabilità di “assicurare un effettivo governo dei flussi migratori verso l’Europa, perché non è più ammissibile continuare a procedere, caso per caso, ricercando soluzioni in emergenza, con crescenti difficoltà politiche e gravissimi disagi”. Per risolvere il problema, occorre uno “strutturato meccanismo permanente a livello di Unione Europea”, affrontando il problema nel prossimo Consiglio degli Affari Esteri UE che si terrà a luglio.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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