Politica

LA FONDAZIONE DI RENZI NEL MIRINO DELLA FINANZA

La Procura di Firenze contesta alla Open, fondazione nata per sostenere l’ex premier, i reati di finanziamento illecito ai partiti, riciclaggio e traffico di influenze

Nuove noie giudiziarie, anche se indirette, per l’ex premier e leader di Italia Viva, Matteo Renzi. La Guardia di Finanza, su ordine della Procura di Firenze, ha disposto perquisizioni nel Capoluogo toscano ed in altre città italiane, a carico della Fondazione Open, nata per sostenere l’ex Segretario del Partito Democratico. I magistrati ipotizzano i reati di finanziamento illecito ai partiti, riciclaggio, autoriciclaggio e traffico di influenze.

Il provvedimento si contestualizza nell’ambito di un’inchiesta che nello scorso mese di settembre aveva portato alla perquisizione dell’ufficio dell’Avvocato Alberto Bianchi, già presidente della Fondazione Open e figura di riferimento per Renzi. In quella circostanza, le Fiamme Gialle avevano provveduto al sequestro di vari documenti, sia cartacei che digitali. La difesa di Bianchi si era opposta al sequestro ricorrendo al Tribunale del Riesame ma la richiesta era stata rigettata lo scorso 24 ottobre. A far aprire l’inchiesta, una fattura emessa da Bianchi a carico della holding Toto per il pagamento di una consulenza nell’ambito di una causa amministrativa.

La Procura punta a far luce su quanto pagato da alcuni imprenditori all’Avvocato Bianchi a titolo di consulenza, ritenendo che i soldi incassati dal legale, sarebbero poi finiti nelle casse della Open: un comportamento che, secondo i magistrati, avrebbe portato la Fondazione ad essere una “articolazione di un partito politico”.

Renzi, commentando il provvedimento giudiziario, ha affermato: “Qualcuno prima o poi unirà i fili di ciò che è successo in questi mesi. Basta avere un po’ di pazienza. Lasciamo che ci siano le indagini, i processi”. “Un’operazione di massacro mediatico” ha detto ancora il leader di Italia Viva. “Suggerisco alle aziende: non finanziate più Italia Viva”. “Andremo avanti più determinati di prima. Decisi a lottare sulle tasse, sul debito. Che le nostre battaglie abbiano un senso lo vediamo giorno dopo giorno: prima ci ignoravano”. “I PM sono gli stessi che arrestarono i miei genitori”, ha precisato. “Chi ha finanziato in questi anni la Fondazione Open ha rispettato la normativa” e “cosa facesse la fondazione è noto, avendo – tra le altre cose – organizzato diverse edizioni della Leopolda”, ha detto successivamente su Facebook. “Aspetteremo con un sorriso la fine delle indagini, i processi, le sentenze, gli appelli. Noi ci fidiamo della giustizia italiana”, ha concluso l’ex premier.

Antonio Marino

Mostra Altro

Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
Pulsante per tornare all'inizio