Myriam, soprannominata con familiarità “Miri” da sua sorella Marta, nasce ad Antiochia di Siria intorno all’anno 4, da padre siriano, Teofilo, governatore locale della provincia e da Eucaria, una giudea del lignaggio regale di Davide.
Suo padre era un mercante molto ricco, commerciava con l’Oriente e l’Egitto. Lazzaro, che sarà più tardi chiamato con il nome di San Giovanni, era suo fratello.
Erano degli esseri molto pii, molto vicini alla famiglia di Gesù e alla famiglia di San Giovanni Battista, molto vicini agli Esseni senza veramente far parte delle loro comunità. Gesù adorava questa famiglia e andava spesso a trovarli. Essi conducevano una vita molto semplice.
Maria Maddalena ebbe un’infanzia molto felice. Marta, sua sorella, aveva un’enorme influenza su di lei, assunse nei suoi confronti sempre un ruolo protettivo e si occupò di Maria Maddalena.
In effetti Maria Maddalena viveva un po’ nella sottigliezza, avendo passato la sua infanzia in mezzo ai fiori del suo bel giardino. Marta, invece, era molto più lucida, più concreta.
Lavorando nel commercio, il padre di Maria Maddalena aveva acquistato un castello, vicino alla città di Betania, situato a due miglia da Genesareth, sulla sponda occidentale del lago di Tiberiade, in Galilea.
Se Myriam è stata chiamata Maria di Magdala è perché in realtà Magdala era il nome del castello nel quale vivevano. Quindi lei ne era come una sorta di sovrana, essendo una donna eccezionale per la sua epoca. Questo castello aveva grande importanza in quanto era appartenuto precedentemente ad una scuola iniziatica dei Melchitsédek.
In seguito Myriam fu nota come Maria Maddalena, e questo nome le rimase.
Maria Maddalena era una donna fuori dal comune, dinamica, creativa, di una bellezza magnetica, irresistibile, che proveniva dalla sua bellezza interiore, dalla grandezza della sua anima. Aveva
come patrimonio una volontà di ferro, e come alcune donne “un pò particolari”, una sorta di chiaroveggenza e un sapere innato,senza veli nei riguardi di quasi tutti i mondi.
Nonostante ciò non abbia niente a che vedere con quello che si conosce oggi, Maria Maddalena era una femminista: militava per i diritti delle donne; per esempio, affinché esse ottenessero il diritto di entrare nelle sinagoghe.
La posizione sociale che occupava faceva di lei una protetta dell’amministrazione romana dalla quale proveniva suo padre.
C’era in lei una grazia che non può venire che dall’anima, dallo spirito. Provava amore per la Luce. La sua impetuosità, la forza del suo amore davano di lei un’immagine forte, con un carisma
stupefacente. Maria Maddalena è la donna che prende il mondo nel suo cuore, è la donna che avvicina il suo cuore al cuore della Madre del mondo e che vuole lavorare con Lei. Non preferisce gli uomini alle formiche. Lei è là, nella bellezza della sua anima, legata all’anima della Madre del mondo. Veniva chiamata «la ragazza della gioia» perché sapeva mettere la gioia ovunque, nell’acqua, nella cenere, nella terra, nei pasti… Tramite il suo amore, la sua concentrazione, tramite questa coscienza superiore che emanava, tramite l’arte del tocco, sapeva anche mettere della forza nelle parole, nei pensieri, nei gesti, benedire gli oggetti, le case, prendersi cura della terra, della natura e della vita. In questo modo e sempre nell’aspirazione di vivere con gli Angeli e le virtù, ha potuto realizzare numerose esperienze.
E grazie al maestro Gesù, ha imparato a lavorare in alleanza con un mondo superiore, non nelle apparenze, ma fin nella realtà.
Brano del testo “Maria Maddalena, la donna Cristo”
https://www.macrolibrarsi.it/
Di Olivier Manitara, Maestro esseno e rappresentante mondiale della Tradizione e Religione essena, riconosciuto come messaggero attivo della Pace dall’Unesco
Proposto da Alain Contaret
Rappresentante della Tradizione e Religione essena in Italia
Sacerdote esseno, ierogrammata (scriba esseno) e insegnante esseno
Esperto Arte del movimento meditativo esseno (Qi Gong e Yoga esseno)
Discepolo del Maestro Olivier Manitara, rappresentante mondiale della Tradizione e Religione essena
Correzione testo: Barbara Frattini
Sacerdotessa essena e Ierogrammata (scriba essena)
Discepola del Maestro esseno Olivier Manitara
