Cronaca

L’ETNA FA TREMARE LA SICILIA

Non poteva esserci notte di Natale peggiore per chi vive nella zona di Catania, vicino all’Etna. Nella notte tra il 25 ed il 26 dicembra, una scossa di magnitudo pari a 4.8 ha causato feriti e seri danni nella zona di Zafferana Etnea. Il sisma è stato causato dall’attività dell’Etna.

Il bilancio è di 28 feriti, almeno 600 sfollati che verranno ospitati in strutture alberghiere.

Stando a quanto affermato dall’INGV si tratta di un evento unico per quanto abbi causato significativi danni a causa dei crolli di abitazioni a Fleri, frazione di Zafferana Etnea dove la sua antica Chiesa ha subito crolli.  Nella chiesa di Maria Santissima del Carmelo di Pennisi, frazione di Acireale, sono crollati il campanile e la statua di Sant’Emidio, venerato perché ritenuto il protettore dai terremoti.

Il Capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli ha dichiarato: “I tecnici ci dicono che si sta andando verso un raffreddamento della lava e ci dobbiamo aspettare una quiescenza dell’attività eruttiva il cui picco c’è stato a Natale, ora si va verso una diminuzione del fenomeno”.

Tuttavia, l’INGV non esclude altre scosse date dall’apertura di nuove bocche sull’Etna. Eugenio Privitera, direttore dell’INGV di Catania ha dichiarato: “Non si può escludere un’apertura di bocche a quote minori da dove si sono aperte adesso, in particolare modo nella zona di Piano del Vescovo a sud della Valle del Bove”.

Ampia solidarietà per l’accaduto è stata espressa da tutte le forze politiche. Il Governatore della Sicilia, Nello Musumeci ha dichiarato che oggi,i la sua Giunta dichiarerà “lo stato di calamità, con la contestuale richiesta a Roma della dichiarazione di emergenza”.

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, su Twitter ha scritto:”Vicino alle popolazioni del catanese per il terremoto”. Il Vicepremier, Matteo Salvini, ha scritto: “Un pensiero agli sfollati e onore ai pompieri”. Sulla stessa linea Luigi Di Maio che ha invitato a “pensare ai feriti e ai danni causati dal terremoto”. I due vicepremier, oggi saranno in visita nei luoghi colpiti dal sisma.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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