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L’intelligenza artificiale crea una nuova collezione di moda

Nelle passerelle di Milano gli abiti creati dalla IA di Huawei sfilano insieme alla stilista Anna Yang

È sicuramente un punto di svolta per la tecnologia e la intelligenza artificiale, dato che ora, queste tecnologie sono incorporate nel Huawei P30 Pro e sono in grado di creare in completa autonomia una collezione di abiti di moda. Lo scorso 10 maggio infatti, tra le passerelle di Milano sono state presentati i nuovi abiti della collezione Annakiki frutto ella collaborazione di Huawei e Anna Yang, direttrice creativa del brand.

Il progetto si chiama “Fashion Flair” ed è uno dei tanti a cui Huawei sta lavorando, frutto della collaborazione tra il colosso cinese, la stilista Yang e un team di sviluppatori italiani che hanno utilizzato la doppia unità di calcolo neurale presente nei nuovi Huawei P30 Pro per far creare alla IA una nuova linea di abiti. Abiti portati dalla mente digitale della IA a quello fisico, grazie alla stilista Yang che in una conferenza stampa afferma: “Perché non lasciarsi contaminare da ciò che può fare una macchina e incorporare la proposta dell’intelligenza artificiale all’interno del processo creativo che porta alla definizione di un look? Questa capsule collection è solo un esempio di ciò che sarà possibile realizzare in futuro”. Sicuramente un grande risultato quello raggiunto fra la fusione della mente tecnologica e la creatività umana.

La IA è stata “istruita” facendole osservare oltre 30mila immagini raffiguranti le più grandi sfilate di moda degli ultimi 100 anni. Il risultato è stata un app interamente creata dalla IA, in grado di disegnare abiti inediti e originali basandosi sulle preferenze dell’utente. Infatti può scegliere i colori, le misure e le texture ispirando così la IA per la creazione di un nuovo capo.

Huawei ha portato in casa un altro risultato positivo, avendo uno dei suoi smartphone come protagonisti. Da ricordare che lo scorso febbraio, il Huawei Mate 20 Pro ha completato la Sinfonia n.8 in Si minore di Schubert, nota come ‘L’Incompiuta’, con la collaborazione del compositore Lucas Cantor. Lo scorso novembre 2018 inoltre, sempre il Mate 20 Pro ha convertito i suoni prodotti dalle megattere nel periodo dell’accoppiamento, in una musica comprensibile all’uomo.

Dario Naghipour

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