Economia

LO SPREAD SUPERA I 300 PUNTI, CROLLA L’EURO

Borghi (Lega): "L'Italia, con una sua moneta, sarebbe in grado di risolvere i propri problemi". Di Maio: "Domani il DEF alle Camere"

Milano, 2 ottobre – Un vero e proprio disastro quello di stamattina in Piazza Affari. Lo spread ha superato la soglia dei 300 punti e l’euro crolla rispetto alle quotazioni del dollaro, per la quinta seduta consecutiva: tocca quota 1,15 e lima i minimi di agosto.

Lo spread tra BTP decennali e Bund aveva già aperto in sensibile rialzo a 295 punti, con un rendimento al 3,38%. Nel corso della mattinata, è schizzato appunto oltre i 300 punti. Il rendimento del BTP ha arrivato a 3,43%: mai così alto dalla primavera scorsa. Dati di questo tipo erano stati registrati  nella primavera del 2014.

Stando a quanto afferma Bloomber, la situazione di oggi è stata causata dalle parole del presidente della Commissione Bilancio della Camera, Claudio Borghi il quale ha dichiarato: “L’Italia, con una sua moneta, sarebbe in grado di risolvere i propri problemi”. Borghi ha poi chiarito il suo pensiero e su Twitter ha scritto: “L’uscita dell’Italia dall’euro non è nel Contratto di Governo. Io sono convinto che l’Italia starebbe meglio con la sua moneta però la cosa non è nel Contratto di Governo”. Borghi ha poi aggiunto: “Il fatto che l’euro crolla per le dichiarazioni di Borghi dovrebbe far capire anche ai più addormentati la presa in giro della moneta forte che tutela dalle speculazioni”.

La giornata nera in Borsa è stata commentata anche dal Capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari: “Tutto il caos dei mercati nasce dal reddito di cittadinanza che ancora non si sa cosa sia. Le varie ipotesi di flat tax e quota cento sono state studiate con diverse declinazioni, invece l’elemento che manca di capire è in cosa consiste il reddito di cittadinanza: la platea e quale sarà il meccanismo”.

Intanto, il Vicepremier Luigi Di Maio, in un’intervista rilasciata a ‘RTL 102,5’, ha annunciato che il DEF approderà alle Camere nella giornata di domani, mercoledì 3 ottobre, sottolineando che non c’è alcuna intenzione da parte del Governo, di muoversi dal 2,4%. Di Maio ha poi escluso complotti contro l’Italia a livello europeo, ricordando che “gli attuali componenti della Commissione UE sono parte di partiti politici” e sottolineando che, “Macron, Merkel, Renzi e Gentiloni sperino che questo governo cada è una cosa assodata. Il tema è che non devono fare colpi bassi con queste dichiarazioni che, guarda caso, arrivano dopo che hanno realizzato che lo spread non stava salendo”. “Noi non vogliamo uscire dall’Europa e dall’euro”, ha rimarcato Di Maio. “L’obiettivo di raggiungere un Pil del 2% nel 2019 è alla nostra portata”. Il Vicepremier ha spiegato che “saranno tre i miliardi di risparmio sull’Ires per tutte le aziende che assumono a tempo indeterminato”.

Di Maio ha detto inoltre che il Ragioniere Generale dello Stato “deve preparare la Nadef sulla base di input politici. In queste ore ci stiamo rileggendo tutto quello che è stato scritto perché deve essere in linea con il contratto di governo. Prima si affidava solo ai tecnici la redazione di queste misure, ma ogni cosa va passata al vaglio”. Per quanto riguarda le frizioni con i tecnici del Ministero dell’Economia, Di Maio ha affermato: “Io quando ho parlato dei tecnici ho parlato dei tecnici di tutti i ministeri, ci sono persone che la politica non può cambiare che sono stati stabilizzati da partiti”.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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