Cronaca

Lockdown e multe pazze: in arrivo una pioggia di ricorsi

Eccovi alcuni casi che, se non fossero realmente accaduti nel corso di una tragedia nazionale, strapperebbero ben più di un sorriso

Durante il periodo di lockdown dovuto all’epidemia di coronavirus in Italia, sono state migliaia le persone sanzionate per il mancato rispetto delle norme vigenti. Tra questi verbali però, non sono mancati quelli quantomeno discutibili e sin da subito si era capito che sarebbero finiti con un ricorso al Prefetto. Effettivamente, così sta accadendo.

Il quotidiano ‘La Stampa’ si è occupato di raccontare i casi maggiormente eclatanti. Ve ne proponiamo alcuni che, se non fossero realmente accaduti nel corso di una tragedia nazionale, strapperebbero ben più di un sorriso.

A Cernusco sul Naviglio, in provincia di Milano, è costata cara la sigaretta accesa da un uomo che si è visto sanzionare in ragione di 400 euro dalla Polizia Locale. Il malcapitato non aveva violato alcuna norma sugli spostamenti nel periodo di quarantena. Nemmeno è scritto in alcun provvedimento che è vietato fumare. Naturalmente però, questo comporta il togliere la mascherina per due o tre minuti. Gli agenti non hanno voluto sentire ragioni ed hanno sonoramente “bastonato” l’uomo che intanto ha già inoltrato il ricorso.

Un altro assurdo caso che fa parecchio inquietare, fosse solo per il fatto che riguarda un anziano, è accaduto ad Ospitaletto, in provincia di Brescia. L’uomo è stato sanzionato dai Carabinieri per aver commesso il “gravissimo crimine” di sedersi su una panchina di fronte ad un supermercato. Come spiegano i legali dell’anziano che lo assistono nella presentazione del ricorso, “l’uomo stava facendo la fila per la spesa e aveva bisogno di riposarsi. Ha una certa età e fa fatica a stare in piedi a lungo per stare in coda fuori dal negozio”.

Sempre a proposito di anziani, difficile restare impassibili di fronte alla vicenda accaduta a Bagnolo Mella, in provincia di Brescia, che riguarda una coppia di coniugi. I due, alla luce dell’età avanzata, non potevano recarsi singolarmente a fare la spesa al supermercato. Sorpresi in giro insieme per questa ragione, sono stati sanzionati. “Ci hanno trattato come delinquenti”, hanno raccontato.

Un’altra vicenda assurda è quella che ha visto protagonista, suo malgrado, un barista di Bagnolo Cremasco, in provincia di Cremona. L’uomo che era rimasto senza soldi e senza lavoro, aveva accettato l’invito dei suoi genitori per pranzare e cenare da loro. Il problema sta nel fatto che per poter raggiungere l’abitazione dei suoi familiari, l’uomo doveva percorrere 400 metri ed uscire dal proprio Comune di residenza, cosa vietata sino ad alcuni giorni fa. Colto in flagranza dalle Forze dell’Ordine, non c’è stato verso di far valere le proprie ragioni: sanzionato anche lui.

Ci sono già i primi casi di cancellazione dei verbali per riconosciuto errore. Il primo riguarda due genitori che a Livorno erano stati sanzionati mentre accompagnavano la figlia di 8 anni ad una visita di controllo, dopo un trapianto di midollo. Un altro caso, a Genova, dove è stata cancellata la multa ad un uomo che si era recato a prendere la moglie, infermiera, al termine del turno di lavoro. Anche in questo caso, il Questore non ha ritenuto opportuno procedere.

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Redazione La Voce

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