Mafia: arresti tra Palermo e New York

Palermo, 17 luglio – Una brillante operazione internazionale condotta dalla Squadra Mobile di Palermo, dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e dall’FBI di New York, ha permesso l’arresto di almeno 19 mafiosi del mandamento di Passo di Rigano, nel Palermitano. L’azione di Polizia è stata data da un’inchiesta della DDA di Palermo che ha fatto emergere il potente legame che esiste tra la mafia di Palermo e quella della famiglia Gambino a New York.

Con gli arresti è stato bloccato il ritorno al vertice mafioso degli Inzerillo, acerrimi rivali dei Corleonesi di Totò Riina che negli Anni Ottanta, durante la seconda guerra di mafia, ne fece strage. I superstiti degli Inzerillo avevano trovato riparo negli Stati Uniti e fecero ritorno in Italia ai primi anni 2000. Qui stavano cercando di ripristinare il loro potere criminale.

Gli arrestati dovranno rispondere a vario titolo di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione aggravata, concorso esterno in associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori aggravato e concorrenza sleale aggravata dal metodo mafioso. Tra le persone finite n manette, spiccano i nomi di Francesco e Tommaso Inzerillo: il primo è fratello ed il secondo è cugino del noto boss Totuccio Inzerillo, trucidato dai Corleonesi. In carcere anche Salvatore Gambino, Sindaco di Torretta, un Comune del Palermitano.

Le Forze dell’Ordine hanno anche eseguito sequestri di beni mobili, immobili e quote societarie per un valore stimato in oltre 3 milioni di euro.

Nell’affermare il loro potere a Piano di Rigano, gli Inzerillo si erano suddivisi i ruoli finalizzati al controllo economico del territorio, controllando il commercio all’ingrosso, le forniture alimentari, i giochi e le scommesse sul web e non ultime per pericolosità, le estorsioni.

La Voce