Politica

MANOVRA: IL M5S VUOL FAR PAGARE L’IMU ANCHE ALLA CHIESA

Pioggia di emendamenti sulla Legge di Bilancio: le forze politiche ne presentano 4.450

E’ una vera e propria pioggia di emendamenti, quella che si è abbattuta sulla Manovra finanziaria. In Commissione Bilancio al Senato, le forze politiche ne hanno presentati ben 4.550: solo dal Partito Democratico sono oltre 900; quelli del Movimento Cinque Stelle, oltre 400 mentre Italia Viva si è “limitata” a 230. La Lega ne ha presentati 900; Fratelli d’Italia 520; Forza Italia 1.060; 180 circa quelli giunti dalle Autonomie e circa 240 sono provenienti Gruppo Misto.Gli argomenti che si vorrebbero modificare sono diversi: si va dall’estendere l’IMU alla Chiesa cattolica sino alla sospensione del Reddito di Cittadinanza per chi lavora anche per un breve periodo, passando dal vuoto a rendere per la plastica. Il Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri non pare essere turbato dalla quantità enorme di richieste di modifica e commenta: “La presentazione di tanti emendamenti è una di quelle notizie ricorrenti, come il caldo e le città deserte a Ferragosto: tutti gli anni si arriva ad un testo finale, non sono preoccupato”.

Entrando nel dettaglio, per quanto riguarda l’IMU alla Chiesa, il M5S chiede che vada a colpire gli immobili a destinazione commerciale quali, bar, ristoranti, alberghi ma anche gli ospedali. Non solo: i pentastellati chiedono che la Santa Sede paghi anche gli arretrati.

La scure di Italia Viva colpisce ‘Quota 100’ e le tasse, chiedendo maggior attenzione “ai giovani, alle famiglie, al lavoro, alla sfida della sicurezza ambientale, all’equità sociale, allo sviluppo economico”. I capigruppo del nuovo partito di Matteo Renzi, Maria Elena Boschi e Davide Faraone affermano: “La nostra principale ossessione è ‘no Tax’. Gli emendamenti propongono l’abolizione totale delle microtasse come ‘Plastic Tax’, ‘Sugar Tax’ e auto aziendali”.

Ed una guerra alla ‘Sugar Tax’ è dichiarata anche dal Partito Democratico. La proposta della quale Andrea Marcucci è primo firmatario, chiede una riduzione dell’imposta ad 8 euro contro i 10 a ettolitro e da 0,25 euro a 0,20 euro al chilo per i prodotti da diluire. Tra le richieste dei Dem, anche quella di far decorrere l’imposta dal 1° febbraio 2020. Qualora l’istanza del PD dovesse trovare accoglimento, questo comporterebbe una riduzione pari a circa 69 milioni di euro per il 2020. Ciò vuol dire un gettito di 145,6 milioni di euro contro i 214 previsti per il prossimo anno. Nel 2021 invece, l’indotto passerebbe a 252,6 milioni rispetto ai 305 ipotizzati in bozza. All’attenzione del Partito di Nicola Zingaretti, anche la ‘Plastic Tax’ per la quale si chiede una riduzione a 0,80 euro al chilo contro un euro previsto. Da questo sarebbero esclusi i prodotti fatti con l’impiego di materiale riciclato.

Manovra, pioggia di emendamenti

Davanti alla ‘Plastic Tax’ storce il naso anche il M5S che chiede l’esclusione per i prodotti monouso realizzati con plastica biodegradabile o contenenti tra il 25 ed il 50% di plastica riciclata. I pentastellati inoltre, vorrebbero l’esenzione anche per tutti i dispositivi sanitari monouso e non limitarsi alle siringhe. A questo si aggiunge la richiesta di portare la tassa al 5% per i prodotti di cancelleria in plastica: ad esempio, le penne.

Tra le modifiche alla Manovra anche l’estensione del vuoto a rendere per la plastica e non solo per il vetro, riferendosi ai contenitori di acqua, bibite, saponi, detersivi, ma anche per le lattine. Si vorrebbe introdurre anche una detrazione pari a 1.000 euro per l’installazione di filtri per l’acqua che potrebbero arrivare a 5.000 euro per ristoranti e bar. A questo si aggiunge un ecobonus da destinarsi a alberghi e strutture ricettive reputate “eco-sostenibili”. Inoltre, incentivi per quei Comuni che installeranno gli ecocompattatori, nel contesto di un programma definito ‘Mangiaplastica’.

Circa il Reddito di Cittadinanza, come detto, la sospensione del beneficio per coloro i quali accetteranno lavori anche di breve durata, quando all’oggi, l’accettazione di un posto di lavoro indipendentemente dalla sua durata, ne comporterebbe la decadenza. La logica vorrebbe quindi sospendere il Reddito per il periodo di durata del contratto, mantenendo il principio di decadenza se il contratto supera l’anno.

Un’altra richiesta di modifica a firma M5S riguarda l’IVA sui profilattici che si vorrebbe rendere agevolata al 10%, sia per quelli maschili che femminili. La firma su questo emendamento è del Senatore grillino, Gaspare Antonio Marinello. La misura, qualora fosse accolta, comporterebbe un costo di 50 milioni di euro annui.

Nel merito degli emendamenti, il Viceministro all’Economia Antonio Misiani, in quota PD, ha affermato: “In Parlamento lavoreremo per migliorare una serie di norme del Decreto fiscale e del Disegno di Legge di Bilancio, dialogando con i gruppi parlamentari e le forze economiche e sociali. Ripenseremo profondamente alcune misure come quelle sulla tassazione delle auto aziendali e la plastica monouso”.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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