Economia

MANOVRA: IN ARRIVO UNA PIOGGIA DI MINI-TASSE

E' scontro all'interno della maggioranza ma quello che si prospetta rischia di essere un bagno di sangue per le famiglie

La prossima Manovra finanziaria sarà connotata da una raffica di mini-tasse che andranno a colpire il ceto medio  le famiglie. Allo studio, lo stop alle detrazioni per chi ha un reddito ritenuto dai tecnici particolarmente elevato, una cosiddetta tassa sulla fortuna che colpirà i giochi, aumento dei tabacchi e, nel rispetto della nuova era green, anche una tassa sui contenitori di plastica. A questo si aggiunge un possibile ritocco delle accise sul diesel al quale sta facendo muro Italia Viva ed un aumento sulle SIM aziendali che vede contrario il Movimento Cinque Stelle. Sarà con questo sistema che il Governo Conte a targa PD-M5S eviterà l’aumento dell”IVA: colpendo fiscalmente gli italiani con nuove tasse e tributi. In altri termini, ciò che non si pagherà in più con l’IVA, lo si pagherà in altri modi.

Il Governo, per far quadrare i conti, farà slittare dal 16 novembre al 16 marzo la rata per il pagamento delle imposte sulle partite IVA: un vantaggio da 3 miliardi di euro utili per far quadrare il bilancio del 2020.

La novità è data dagli sconti fiscali per chi pagherà con carte di credito e bancomat, anche i conti del parrucchiere o dell’idraulico, così come il ristorante. Resta da capire se le commissioni per le transazioni con moneta elettronica saranno ritoccate in meglio o resteranno uguali. L’ipotesi del cashbank pare andare definitivamente in soffitta mentre si parla di detrazioni del 10 o del 19% per chi farà spese in contesti “più a rischio evasione”; a beneficiarne però, saranno soltanto coloro i quali useranno pagamenti tracciabili. Per quanto riguarda le detrazioni preesistenti come quelle legate alla scuola, allo sport per i figli, alle spese mediche, funerarie, anche loro saranno potrebbero essere soggette a vantaggi fiscali se fatte con i termini della tracciabilità: un po’ come accade nei bonus sulle ristrutturazioni edilizie.

Soggetti a proroga di due anni dovrebbero essere l’Ecobonus, il bonus sui lavori e sulla risistemazione del verde. Possibile la proroga al 2021 anche per il bonus legato agli interventi antisismici.

Come detto, non è da escludersi un taglio sulle detrazioni collegate ai redditi considerati alti che dovrebbero ridursi per i redditi oltre i 100-120mila euro, sino ad azzerarsi per i cosiddetti “super-ricchi”. Un intervento che però riguarda soltanto l’1% dei contribuenti. Gli effetti dovrebbero manifestarsi nel 2021, riferiti alla dichiarazione dei redditi del 2020.

Circa la tassa sulla plastica, questa dovrebbe colpire in ragione di 0,2 euro per Kg, in abbinamento a quanto previsto dal Decreto Clima che prevede incentivi sui prodotti sfusi.

Nel merito delle coperture fiscali, stando a quanto emerso nella serata di ieri, queste si otterrebbero dalla proroga dei pagamenti per le partite IVA incluse quelle a regime forfettario. A questo si aggiunge un aumento pari a circa 300 milioni sulla dote per il taglio del cuneo fiscale che andrebbe da 2,7 a 3 miliardidi euro, i fondi per eliminare il superticket che ammontano a circa 500 milioni ed i 900 milioni circa in aggiunta per il rinnovo del contratto del pubblico impiego, spalmabili nel biennio 2020-21. Altri 3,3 miliardi di euro dovrebbero essere recuperati dalla lotta all’evasione fiscale che colpisce le frodi sull’IVA applicata ai carburanti e dalle compensazioni fiscali alle quali si aggiungerà un altro miliardo di euro delle compensazioni INPS. Dalla web-tax il cui varo è previsto per il 1 gennaio 2020, dovrebbero arrivare altri 600 milioni. Da giochi e tabacchi, altri 500 o 600 milioni ed un extra-gettito IVA. Si arriverebbe così ad una copertura pari allo 0,4%, ovvero 7,2 miliardi di euro.

Nella diaspora politica interna alla maggioranza, tengono ancora banco il cuneo fiscale, ‘Quota 100’ e le manette agli evasori fiscali.

Oggi alle 21, il Consiglio dei Ministri dovrebbe far luce ed arrivare al punto della situazione.

Antonio Marino

Mostra Altro

Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
Pulsante per tornare all'inizio