Politica

MANOVRA, LA STORIA INFINITA. L’IRA DELLA CASELLATI: “PIU’ RISPETTO PER IL SENATO”

Dapprima doveva arrivare in Aula, ieri alle 16; poi, fonti parlamentari hanno riferito di uno slittamento alle 20. Alla fine, la conferma che ieri non sarebbe successo niente. Se ne riparlerà oggi pomeriggio alle 14 con inizio della votazione alle 20. Questa, in poche battute, la storia infinita del maxi-emendamento alla Manovra in Senato: almeno sino a ieri.

Oltre che di queste altalene, la giornata di ieri a Palazzo Madama è stata caratterizzata da una discussione generale sulla Manovra che ha visto non poche tensioni tra maggioranza ed opposizioni, queste ultime furenti sia per i contenuti della Manovra stessa che per i continui rinvii. Rinvii per i quali il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte si è scusato. “Sul maxi-emendamento siamo al rush finale”, ha detto il premier aggiungendo: “Avrei voluto terminare il negoziato con la Ue prima, però un negoziato dipende da due parti. Ci rendiamo conto che abbiamo creato nostro malgrado un rallentamento dei lavori parlamentari. Confidiamo che nella giornata di domani la Manovra al Senato possa essere approvata”.

I senatori non hanno potuto far altro che votare le sezioni della Manovra, in attesa del maxi-emendamento.

Questo tira-molla non è stato minimamente gradito dalla presidente Casellati che ha duramente ammonito Governo e maggioranza: “”Pur comprendendo le difficoltà che ci sono state” nell’interlocuzione con l’Europa “mi corre l’obbligo di invitare la maggioranza e il Governo ad avere un percorso legislativo più regolare, non con questa tempistica a singhiozzo, e rispettoso dell’Assemblea del Senato”.

Salvo intoppi, l’Aula di Montecitorio comincerà l’esame della Manovra giovedì 27 dicembre alle ore 10, secondo la convocazione del presidente Roberto Fico. I lavori proseguiranno nella giornata successiva, venerdì 28 dicembre.

Almeno si spera…

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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