Cronaca

MARE JONIO SEQUESTRATA. MIGRANTI SBARCATI A LAMPEDUSA

La Procura di Agrigento ha aperto un'inchiesta ipotizzando il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Salvini: " Chi sbaglia paga"

La Procura di Agrigento ha disposto il sequestro della nave ONG, ‘Mare Jonio’, ferma da lunedì sera al largo delle coste di fronte Lampedusa con 49 migranti a bordo che sono stati fatti sbarcare nel porto di Lampedusa. Il provvedimento segue l’apertura di un’inchiesta dove vien ipotizzato il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

I migranti sono scesi dalla nave gridando, “Liberté… liberté”. Fonti del Viminale fanno sapere che “nelle prossime ore potrebbero scattare gli interrogatori dell’equipaggio”.

E a proposito di Viminale, il Ministro dell’Interno e Vicepremier, Matteo Salvini ha commentato: “Ora in Italia c’è un governo che difende i confini, soprattutto ai trafficanti di uomini. Chi sbaglia paga”.

Ieri, Salvini che aveva vietato lo sbarco dei migranti sul territorio italiano, ha auspicato l’arresto per i responsabili. “Se un cittadino forza un posto di blocco stradale di polizia, viene arrestato. Conto che questo accada”, ha affermato il leader leghista aggiungendo: “Nessun pericolo di affondamento, ignorate le indicazioni dei libici che stavano per intervenire, scelta di navigare verso l’Italia, ma soprattutto disobbedienza alla richiesta di non entrare nelle acque italiane”.

Sulla ‘Mare Jonio’ aveva parlato anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, affermando che l’Esecutivo ha “una chiara linea politica che può piacere o essere opinabile. Diversi indirizzi politici sono stati espressi in passato, noi non possiamo che giudicarli insoddisfacenti: il concetto di accoglienza è diverso da quello di sbarco. Consentire sbarchi indiscriminati senza limiti non equivale a offrire accoglienza”.

Nella vicenda era intervenuto anche l’altro Vicepremier, Luigi Di Maio. “Stiamo verificando il rispetto della legalità. Ci risultano diverse irregolarità: la ONG che è italiana ha agito senza aver ascoltato gli ordini della Guardia Costiera libica, andando contro questi ordini”. “Confermo che non sara’ un’altra Diciotti: soluzione in tempi brevi”. “Ora – aveva detto ancora Di Maio – vogliamo capire cosa ha combinato questa nave in Mediterraneo. Prima di tutto verifichiamo la legalità e ovviamente mettiamo in sicurezza le vite umane. Comunque siamo in costante contatto sia con il Premier sia con il ministro dell’Interno”, aveva concluso il Vicepremier.

Dalla Libia erano infatti giunte precise accuse contro la ONG Mediterranea. A formularle, il portavoce della Marina libica, l’Ammiraglio Ayob Amr Ghasem il quale aveva affermato che la ‘Mare Jonio’ ha agito senza alcuna correttezza nei confronti della Libia, prestando soccorso ai migranti. L’Ufficiale aveva spiegato all’ANSA che una pattuglia si è recata nel punto dove era stato segnalato il gommone in difficoltà, riscontrando che “una ONG – la Mediterranea – non aveva preso contatto” con la Guardia Costiera libica. “Hanno preso contatto dopo” aver tratto in salvo le persone sul gommone “e hanno sostenuto che i migranti erano in una condizione che necessitava un salvataggio” ma “ciò è scorretto”, aveva affermato Ghasem.

Antonio Marino

Foto: Ansa

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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