Politica

Martina si ribella a Renzi che dice No al M5s

Il reggente Dem: “Così rischiamo l’estinzione”

Le parole pronunciate dall’ex Segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi circa la chiusura a qualsiasi accordo PD-M5s, ha fatto andare su tutte le furie il reggente, Maurizio Martina.

“Ciò che è accaduto in queste ore è grave, nel metodo e nel merito. Così un Partito rischia solo l’estinzione e un distacco sempre più marcato con i cittadini e la società”, ha affermato Martina.

Renzi, intervenendo domenica sera ad una trasmissione televisiva, aveva affermato: “Siamo seri, chi ha perso le elezioni non può andare al governo. Non si può ignorare l’esito delle elezioni del 4 marzo, il Pd ha perso e chi ha vinto deve assumersi le sue responsabilità e governare”. Unico segnale di disponibilità da parte dell’ex premier nei confronti dei pentastellati, aveva riguardato il dialogo sulle riforme, precisando tuttavia che il PD non è “disponibile a diventare socio di minoranza di Casaleggio”.

Parole pesantissime in un momento delicato come questo. Ed infatti, Martina le ha valutate in tutto il loro peso, comprendendone la pericolosità politica.

“Stiamo vivendo una situazione politica generale di estrema delicatezza – ha detto Martina -. Per il rispetto che ho della comunità del Partito Democratico, porterò il mio punto di vista alla Direzione Nazionale di giovedì che, evidentemente, ha già un altro ordine del giorno rispetto alle ragioni della sua convocazione. Servirà una discussione franca e senza equivoci – ha proseguito il reggente Dem – perché è impossibile guidare un partito in queste condizioni e per quanto mi riguarda la collegialità è sempre un valore, non un problema”. Martina ha poi sottolineato: “Continuo a pensare che il PD abbia innanzitutto bisogno di una vera ripartenza su basi nuove”, chiarendo che “alle dimissioni non penso assolutamente. Il tema è un altro”.

A dare manforte a Martina contro Renzi, è intervenuto Dario Franceschini che su Twitter ha scritto: “E’ arrivato nel PD il tempo di fare chiarezza. Dalle sue dimissioni Renzi si è trasformato in un Signornò, disertando ogni discussione collegiale e smontando quello che il suo partito stava cercando di costruire. Un vero leader rispetta una comunità anche quando non la guida più”.

Nella serata di ieri è giunta la replica di Renzi che su Twitter, postando il video dell’intervista televisiva di domenica, ha scritto: “Sono stato eletto in un collegio. Ho il dovere, non solo il diritto, di illustrare le mie scelte agli elettori. Rispetto chi nel Pd vuole andare a governare con M5S, ma credo sarebbe un grave errore. E qui spiego perché”.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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