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MIGRANTI. CONTE NON VEDE I CONTRIBUTI VOLONTARI COME PRIORITA’

Italia e Germania divergono sul rafforzamento di Frontex

Al vertice europeo sui migranti, svoltosi ieri a Salisburgo, il premier italiano Giuseppe Conte ha frenato circa i contributi volontari che non vede come priorità. “Se arriveremo a questo al termine del confronto lo valuteremo, ma il contributo finanziario immiserisce la prospettiva a cui stiamo lavorando”, ha affermato Conte aggiungendo: “Dovremmo pensare a meccanismi incentivanti e disincentivanti”.

“Ci siamo detti un po’ tutti che – sui migranti – dobbiamo arrivare a conclusioni”, ha proseguito il presidente del Consiglio spiegando che “più ritardiamo più andiamo tutti in difficoltà”, citando come esempio il recente caso della nave Diciotti: un’esperienza che “ci vede tutti perdenti. Se l’Europa vuole esprimere una politica in materia di immigrazione vuol dire che mette a punto una strategia, rivede il regolamento di Dublino e quanto prima persegue nuovi meccanismi di gestione collettiva nel segno della solidarietà”.

Conte dissente dalla posizione del presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, circa l’esigenza di rafforzare Frontex. “La posizione dell’Italia sul progetto Frontex è che sicuramente può avere un ruolo, ma potenziare Frontex fino a diecimila uomini fa anche sorgere problemi circa l’utilità di un tale investimento. Preferei – ha chiarito Conte – che tutti questi investimenti fossero destinati all’Africa. E c’è anche un problema politico: è chiaro che un simile dispiegamento di uomini pone un tema di sovranità. Tutti i Paesi membri è chiaro che sono gelosi, e l’Italia non è da meno”.

In tutto questo, la posizione della Germania è di fatto contraria alla linea italiana: sia sulla solidarietà flessibile che sul rafforzamento di Frontex. La Cancelliera Angela Merkel, commentando l’esito del vertice ha detto: “Abbiamo dato un parere positivo sulla proposta Juncker per un rafforzamento di Frontex”, rimarcando il fatto che ci si sia  “occupati poco del tema della ridistribuzione perché era chiaro che non ci sarebbe stato nessun risultato”. La Merkel si è detta convinta del fatto che serva un sistema  “per un’onesta ridistribuzione dei migranti nell’Ue e non può essere in nessun caso che ciascuno cerca di fare quello che ha vuole”.

Per quanto riguarda la cosiddetta “solidarietà flessibile”, la Merkel ha espresso criticità: “Non sono del tutto contenta del concetto”. Per questo si è riservata di esprimersi in termini definitivi.

Antonio Marino

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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