Calcio Serie A

Milan: il ritorno di Paolo Maldini

L'ex capitano dirigerà lo sviluppo strategico dell'area sportiva

L’estate calcistica si arricchisce di un nuovo “ritorno”. Dopo quello di Bonucci al centro della difesa bianconera, che ha fatto scorrere fiumi di inchiostro e scomodato da più parti la parabola del “figliol prodigo”, a Milano, sulla sponda rossonera, ritrova un posto Paolo Maldini; non in campo, come è ovvio, bensì dietro ad una scrivania con il ruolo di direttore dello sviluppo strategico dell’area sport.

Il coinvolgimento dell’ex capitano del Milan nella ristrutturazione societaria avviata dopo l’acquisizione del club da parte di Elliot, era nell’aria già da qualche giorno ed era apparso concreto fin dall’immediato. Da quando nel 2009 Maldini aveva deposto le armi calcistiche a conclusione di una carriera semplicemente gloriosa, i rapporti con i colori di una vita erano stati tutt’altro che idilliaci; si pensi al commiato dal campo, inquinato dall’inspiegabile attrito frapposto da una frangia della tifoseria. Oppure, si ricordino il graduale distacco con Adriano Galliani e il successivo e schietto “no” del capitano a Marco Fassone e alla proprietà cinese, che non era stata in grado di superare le perplessità di Maldini, secco nel suo rifiuto a riprendersi un posto in società.

Con Leonardo al timone del Milan, però, la musica è cambiata fin da subito; compagni in campo e amici fuori, due degli artefici dei maggiori successi rossoneri si ritrovano in giacca e cravatta tra le pareti di un ufficio, con il brasiliano che ha scelto, nel suo progetto di ricostruzione sportiva del Diavolo, di avvalersi di un pilastro della difesa e della storia del club, verso il quale l’opera di persuasione non ha nemmeno comportato eccessive difficoltà.

Il Milan, dunque, si affida alla “vecchia guardia”; se negli ultimi tempi della gestione Berlusconi-Galliani il club aveva emotivamente faticato a liberarsi dei rappresentanti del proprio periodo più stellato, ora la rinascita muove proprio da coloro che di quel periodo erano stati protagonisti e che oggi appaiono l’incarnazione di una miscela di tradizione ed innovazione. L’entusiasmo dei tifosi, già nutrito dall’arrivo di Higuain e Caldara, trova ora ulteriore ristoro in una figura di riferimento, capace, almeno nel suo curriculum sportivo, di ricucire un legame identificativo tra la tifoseria e la società.

Il nuovo ruolo di Paolo Maldini è stato accolto con favore trasversale da ex compagni ed estimatori in genere. Shevchenko, in particolare, ha augurato i migliori successi al proprio ex capitano, così come Ghoulam, terzino del Napoli, che proprio dalle mani dello storico numero 3 rossonero ha ricevuto l’anno scorso il premio di miglior giocatore africano. Anche Renzo Ulivieri, infine, ha rilevato risvolti positivi nella nuova collocazione di Maldini, il cui apporto potrebbe rivelarsi benefico non solo per il Milan, ma per l’intero movimento calcistico italiano.

Gigi Bria

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Antonio Marino

Cinquantunenne ma con lo spirito da eterno ragazzo. Adoro la compagnia degli amici con la 'A' maiuscola, la buona tavola e le buone birre. Appassionato di politica ma quella con la 'P' maiuscola, sposato più che felicemente. Difetti: sono pignolo. Pregi: sono pignolo
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